Università degli Studi di Milano, ospite d'eccezione Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter chiamato a spiegare quelle che sono le interconnessioni economiche tra l'occidente e l'oriente. Dal rapporto con Suning e la famiglia Zhang alle inevitabili domande di mercato: queste le parole di Zanetti. 

SUNING - "Ogni proprietario ha le sue caratteristiche. Suning è un gruppo ambizioso e forte con grande rispetto per la storia dell'Inter. E' cambiato l'approccio manageriale, è più internazionale e oggi è un aspetto fondamentale. Sono persone competenti con programmazione e piano strategico. Suning è arrivato in Italia con la consapevolezza di arrivare in un grande club e con la voglia di costruire qualcosa di importante".

IL RAPPORTO CON STEVEN ZHANG - "Io e lui siamo molto vicini, è molto giovane, molto educato ed intelligente, tiene tanto alla società. Vuole creare anche fuori dal campo una squadra forte. Oggi l'aspetto economico è molto più importante, anche sui giovani calciatori. Il calcio è un mezzo per trasmettere messaggi positivi, come facciamo con Inter Campus. Questo è un aspetto che fa parte del dna dell'Inter".

QUESTIONE STADIO - "Vogliamo ristrutturare il Meazza, sarebbe la cosa migliore e siamo già a buon punto. Inoltre puntiamo a costruire un nuovo centro sportivo giovanile che sia all'avanguardia". 

MERCATO - "La filosofia parla chiaro: puntiamo sui grandi giocatori senza guardare la nazionalità. Quello che è importante è essere consapevoli della maglia che si indossa e difenderla. Conta tenere alto l'onore dell'Inter. Poi, è un bene, anche in ottica nazionale, puntare sui giovani italiani".