E' un Ricky Saponara onesto e sincero quello che racconta del suo recente trasferimento alla Fiorentina, ai microfoni del Tirreno. Il trequartista - che adesso cerca posto nell'undici titolare, anche a scapito di senatori come Ilicic - ha parlato soprattutto del suo addio all'Empoli e delle sue sensazioni. Queste alcune delle sue dichiarazioni.
IL TRASFERIMENTO LAMPO - "È stato tutto molto veloce: io in realtà sapevo già da qualche giorno di un possibile interesse della Fiorentina nei miei confronti, ma non credevo che sarebbe arrivata un’offerta né tanto meno che avrebbe portato a una mia cessione. Ma sono contento che l’Empoli, e gliene sono grato, mi abbia dato questa possibilità. Ora credo di essere pronto per giocarmi le mie carte".
UN ADDIO BURRASCOSO ALL'EMPOLI - "Credo che molto dipenda dal fatto che le mie ultime prestazioni con la maglia dell’Empoli non sono state all’altezza. Ho sempre dato tutto quello che potevo e avevo, ma ero il primo a non essere soddisfatto di me. Ringrazio di cuore l’Unione club per il saluto, ringrazio i tifosi che mi hanno sempre sostenuto, dai ragazzi dei Desperados ai più posati spettatori della tribuna, e ringrazio pure chi ce l’aveva con me. Fa parte del gioco".
PER CORSI, UNA STORIA AL TERMINE - "Lo penso anche io. Infatti quando è arrivata l’offerta della Fiorentina ci siamo seduti tutti insieme attorno a un tavolo e ci siamo trovati d’accordo sul fatto che questa era la soluzione migliore. Empoli in ogni caso sarà sempre dentro di me e non credo che riuscirò mai a sentire quel senso di appartenenza che avevo con la maglia azzurra addosso. Ho tanti ringraziamenti da fare: il presidente Corsi, il dg Carli, mister Martusciello, tutte le persone dello staff e tutti i miei compagni".