Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di domani sera contro il Bologna al Dall'Ara. Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero:

Juventus: la conferenza di Spalletti

"Anche se sono arrivato da poco tempo, ma penso di poter coinvolgere tutta la squadra in questo discorso. Fa piacere ancora una volta sentire la forza e la passione di John Elkann e della famiglia per questo club. È chiaro che sta a noi dare sostanza e concretezza a questa passione, onorando il passato e costruendo un futuro ancora dello stesso livello o migliore come ci ha detto John Elkann quando è venuto a trovarci". 

BREMER E RUGANI - "Rugani si può usare in maniera ridotto, invece Bremer bisognerà andarci cauti anche per non metterlo in difficolta. Per quanto riguarda il cambio modulo, io mi stupisco di parlare anche di schemi e di caselle in campo perché il calcio è cambiato e non vince per un cambio di posizione ma occupando gli spazi. Ormai il calcio va nella direzione dell 1vs1 e bisogna adattarsi a questo cambio. Io ho idea di mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza perchè la partita ti obbliga a fare tanti cambi durante la partita. Ora è un discorso individuale che lo metti a disposizione della squadra".

CONCEICAO - "Questa è la sua evoluzione e deve andare a cercare di fare più gol, più determinato in fase difensiva, perchè ha questo spunto micidiale. Magari dobbiamo anche farlo migliorare nei contrasti, nella fase difensiva e duelli, però abbiamo visto grande disponibilità da parte sua. Siamo sulla buona strada".

NIENTE RITIRO - "Non avremo più in ritiro perchè è una condizione mentale, perchè è una fatica maggiore. A voi non sembrerà così ma io conosco bene questa situazione". 

SCONTRI DIRETTI - "Probabilmente la personalità è un elemento fondamentale nel calcio. Una volta aveva personalità chi rischiava la giocata ora ci vuole personalità a giocare la partita per tutto il campo a prescindere dal gesto tecnico. La partita va riempita di tutte quelle cose che adesso ci sono nel calcio moderno. Ormai diventato una costante quello di sapersi ritagliare dove andare. Per avere un buon voto in pelle serve un giocata, invece per fare una bella partita devi restare dentro per tutta la gara. Ormai una giocata bella non basta più o sei di un livello superiore o se no ormai è un altro il modo di riempire la partita".