No, non è Timothy Barton.
L'ultima volta che, da queste parti, i tifosi biancorossi si erano ritrovati in aeroporto non per celebrare una vittoria, ma l'arrivo di un investiore straniero, era stato per l'ormai famigerato millantatore arrivato con un low cost.
Questa volta, per il Bari, dovrebbe andare decisamente meglio: Datò Noordin, l'imprenditore malese che si è aggiudicato il 50% delle quote della società di Paparesta, è arrivato poco dopo le 18.15 all'aeroporto Karol Wojtyla di Bari Palese, accolto da una delegazione della società e da decine di tifosi in delirio.
"Noordin è rimasto subito impressionato da Bari e dai tifosi, mi ha chiesto informazioni sull'aeroporto e su quanta gente lo frequenti. Ora farà un giro della città e domani ci sarà la conferenza stampa": così ha detto Paparesta ai giornalisti presenti in aeroporto, mentre il nuovo investitore malese (c'è chi giura anche nuovo presidente del Bari) ha detto soltanto un "Forza Bari sempre". Per ora, ai tifosi presenti in aeroporto, è bastato questo per lasciarsi andare in un boato di gioia.
Del resto, l'aria intorno al malese era frizzante già da giorni, e si era manifestata con un'accoglienza frizzante, come sempre in Puglia: e se i primi striscioni al San Nicola, conditi da una bandiera malese, erano stati ammantati di mistero, rotti gli indugi e diventata di pubblico dominio la trattativa, la tifoseria biancorossa si è lasciata adare all'entusiasmo. Confidando che sia davvero la volta buona, e che in Malesia siano più affidabili di quell'americano, arrivato su un volo low cost, anni fa, senza uno spicciolo in tasca. Il tempo sarà galantuomo: nel frattempo, a Bari, come sempre, si sogna.
Ezio Azzollini