"Dybala è straordinario, e molto importante per noi: oggi (ieri, n.d.r.) ha giocato venti minuti e sta recuperando la condizione. Mandzukic arrabbiato per il cambio? Ci sta che non prenda bene la sostituzione, ma nei grandi club bisogna saperlo accettare per rispetto nei compagni: ha fatto una bella partita, ma in quel momento avevo bisogno di più tecnica". Parlava così, ieri, in conferenza stampa Max Allegri, in merito al cambio che di fatto ha cambiato la partita. Al 71' la Joya ha rilevato il croato, e nel giro dell'ultimo quarto di partita la Juventus ha trovato due gol e la vittoria. La coppia argentina s'è riformata, davanti, e con Pjanic che ha sostituito Cuadrado la Signora s'è riassettata tatticamente intorno al 4-3-1-2 di cui parlavamo la scorsa settimana. L'impostazione che prevede il bosniaco - che con il gol di ieri ha già raggiunto quota 5 gol e 4 assist - dietro alle due punte, con Alex Sandro e Lichtsteiner in fascia, ed il terzetto Khedira-Marchisio-Sturaro in mezzo, sembra ad oggi quella più probabile per affrontare le prossime settimane di campionato, in attesa del pieno ritorno anche di Bonucci, Pjaca, Barzagli e Dani Alves e soprattutto della compiutezza del mercato, che potrebbe regalare al tecnico un nuovo centrocampista (Witsel) ed una punta a completamento del reparto. D'altra parte, dati alla mano, il finto tridente Pjanic-Higuain-Dybala ha già messo a segno 17 gol in campionato, e sembra quello più concreto. A rischiare seriamente il posto, quindi, adesso, è nuovamente Mandzukic, che insieme a Cuadrado (non utilizzabile da centrocampista nel reparto a 3, ed ormai ridondante da seconda punta) rischia di ricominciare a giocare molto meno rispetto alle ultime uscite. La Champions, d'altra parte, ricomincerà solo a metà febbraio, e non sarà neanche necessario prevedere un particolare turn-over per gli impegni infrasettimanali. Da qui alla fine del girone d'andata, d'altra parte, il tecnico livornese dovrà cristallizzare le gerarchie.