Rocco Commisso non ci sta. Intervenuto ai microfoni di "Rtv38", il presidente della Fiorentina è tornato sul rumoroso trasferimento di Federico Chiesa alla Juventus, non risparmiando una "ramanzina" al giocatore e anche ad Andrea Agnelli. Di seguito le sue dichiarazioni principali.

Su Chiesa alla Juventus

"Non accetto la critica sul fatto che secondo alcuni avrei dovuto venderlo un anno fa. Ormai fa parte de passato, ma dispiace non aver ricevuto neanche una chiamata o un messaggio. Abbiamo dovuto inviare i documenti a Coverciano, non è voluto passare a salutarci. Ho ricevuto un messaggio solo da Enrico. Un povero immigrato è dovuto tornare in Italia per finanziare gli Agnelli vendendo un giocatore a rate... Nessuno ha portato davanti a me un'offerta definitiva per Chiesa a suo tempo. Non c'era nessun accordo con la Juve un anno fa, ma ormai Chiesa è una storia passata".

Sulla sua avventura a Firenze

"Il primo anno da presidente della Fiorentina è stato intenso, tanti incontri e tante cose fatte. Non mi aspettavo tanto; con i momenti belli ci sono state anche le critiche. In alcuni momenti le critiche sono andate troppo avanti, non solo nei miei confronti ma anche nei confronti di Pradè o Joe Barone. Mi danno fastidio le critiche nei loro confronti, è come se criticassero anche me. Montella? Abbiamo sbagliato. Sono venuto qui il 6 giugno e abbiamo preso Daniele Pradè. Mi piace dare opportunità alla gente, è uno dei miei princìpi. Se io ti do una chance, devi ripagarla. Vincenzo fece benissimo 3-4 anni fa, mentre con noi non è andata altrettanto bene. Il suo contratto di tre anni forse è stato il più grosso sbaglio fatto. Le cose non sono andate come volevo io, ma la decisione in quel momento non è stata sbagliata. Il mio problema non sono i soldi, ma io non li voglio buttare via. Io li porto ma non voglio buttarli. Per il centro sportivo abbiamo speso di più in modo da accontentare la soprintendenza. I costi del Viola Park saranno doppi rispetto a quanto ho speso per Mediacom. Abbiamo alzato il monte ingaggi del 40%, dico a Pradè e Iachini che dobbiamo fare meglio".

Commisso (Getty)
Commisso (Getty)