In un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, il portiere del Napoli Pepe Reina chiama alla reazione la squadra dopo la brutta botta psicologica subita con la notizia dell'infortunio di Milik

In merito alla perdita dell'attaccante Reina ammette che sarà una mancanza importante ma sottolinea l'ampiezza della rosa a disposizione ed è convinto che questa, unita alla capacità di Sarri di adattare il modulo alle circostanze, permetterà di ovviare al problema con l'utilizzo di Gabbiadini da titolare o con lo spostamento di altri attaccanti. 

Il portiere spagnolo difende poi l'allenatore, da alcune parti criticato per la presunta arrendevolezza delle ultime dichiarazioni rilasciate rispetto alla forza della Juventus, spiegando che quanto detto era semplicemente un modo per togliere un po' di pressione alla squadra e non una dichiarazione di resa quantomai anticipata. "La Juventus ha speso 140 milioni di euro, hanno tolto un giocatore fondamentale alla Roma e un altro al Napoli, hanno costruito una squadra molto più competitiva di quella dello scorso anno che non era esattamente scarsa. Però arrendersi? Mai nella vita. Dobbiamo lottare in ogni gara".Non vuole invece entrare nelle polemiche arbitrali, pur sottolineando che senza alcuni errori il Napoli potrebbe essere a 18 punti come la Juventus Reina dice infatti che quanto accaduto fa parte della normalità del calcio e non vuole usarlo come alibi.

Più pepate invece le dichiarazioni su Higuain soprattutto in contrasto con la scelta di Morata di rifiutare il Napoli dopo il suo passato juventino: "La decisione di Alvaro è stata rispettabile e onorabile, senza dubbio. Se il Pipita se ne è andato è chiaro che non la pensa come Morata". Reina ha poi aggiunto che i soldi incassati con l'addio di Higuain avevano comunque permesso alla società di rinforzare la squadra con numerosi acquisti, anche se ammette che quanto successo a Milik rischia di cambiare le cose. 

Il portiere del Napoli chiude parlando della sua Spagna facendo i complimenti a Lopetegui per come sta gestendo la selezione dopo Brasile 2016 e valutando come molto positive le prime tre partite di qualificazione mondiale.