Patrick Kluivert a 360 gradi. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", l'ex Milan ha toccato diversi temi interessanti: il futuro di Ibrahimovic, il rendimento di Wijnaldum in Serie A e il possibile approdo di Depay in Italia.
Su Depay e Wijnaldum
«Memphis e Wijnaldum sono giocatori bravissimi, ma giocano tante partite in più rispetto ai miei tempi. Logico che possano anche fare più gol, comunque non sono invidioso, anzi. È bello vedere che giocatori come Wijnaldum e Depay pensino di venire in Italia. Anche se devo dire che a Barcellona i tifosi premono per tenere Memphis, che qui ha fatto vedere buone cose. Gini e Memphis sono diversi, avranno o avrebbero allenatori diversi, Mourinho applica un sistema che non è quello della Juve e neppure quello al quale Wijnaldum era abituato. Non saprei fare pronostici. Ma sono bravi e non vedo perché dovrebbero fallire in Italia. Nell’anno del Mondiale bisogna cercare di giocare il più possibile, credo che questa per Memphis, che a Barcellona è chiuso da tanti attaccanti, sia una motivazione importante. Ma non è certamente la sola e anzi, dal mio punto di vista è bello vedere che giocatori di tal qualità sono contenti di trasferirsi in Italia».
Su Ibrahimovic
«Se Zlatan se la sente, non vedo perché non dovrebbe continuare. E’ un vincente, un leader, parla con i giovani, è un personaggio e nella storia del calcio ha già dimostrato tanto. All’Ajax è bello giocare per un attaccante, ma ci sono tante storie da valutare e Ibra ha avuto successo dappertutto. Come me ha giocato con Ajax, Milan, Barcellona. Abbiamo qualcosa in comune, sa? Ma lui ha avuto una carriera più lunga. È un professionista esemplare e soprattutto capisce di calcio. Non vedo perché dovrebbe smettere se si sente bene. L’età è solo un numero sui documenti».
Sullo scudetto
«Bisognerà vedere qualche partita vera, non le amichevoli. Milan, Inter, Juve e Roma mi sembrano sullo stesso livello. L’Atalanta è stato un bel caso a livello europeo, ora c’è da aspettare per giudicare il futuro».