Mentre in quel di Firenze, insieme all'intero calcio italiano, si continua a piangere la morte di Davide Astori - ricordato ieri al Franchi in occasione della gara contro il Benevento -, Pioli deve pensare anche all'immediato futuro della squadra viola. Che non può prescindere dai gol del suo attaccante titolare, Giovanni Simeone, che continua a proseguire la sua striscia negativa. Solo insufficienze, per il Cholito, ormai dalla 20a giornata: è ormai dal quel +3 rifilato in Fiorentina-Inter del 5 gennaio, che non arrivano né bonus né tanto meno voti superiori al 5.5.

E la trafila è impressionante: 5.5 - 5 - 5 - 5 - 5 - 5 - 5, in attesa del recupero della gara di Udine.

Anche ieri l'argentino ha corso, s'è sbattuto, ha lavorato tanto per i compagni, senza però mai risultare decisivo, e senza mai, soprattutto, preoccupare la difesa ospite. Sostituto, come ormai quasi sempre accade, nella ripresa, l'attaccante figlio d'arte s'è seduto in panchina a vantaggio di Falcinelli, che continua ad essere una sua potenziale alternativa anche dal 1'. Occhio, adesso, anche al cambio di gerarchie per quanto riguarda le altre maglie del tridente di Pioli: ieri Saponara, rispolverato dopo mesi e titolare per la prima volta durante la gestione Pioli, s'è mosso bene, ha servito l'assist decisivo a Hugo, ed ha agito a supporto dello stesso Simeone e Chiesa. Anche lui, poi, ha lasciato posto a Dias, che però non ha inciso. In panchina, ovviamente, c'è anche Thereau, che seppur non al meglio ha trascinato i viola a inizio stagione. Le gerarchie, già parzialmente cambiate, adesso potrebbero essere nuovamente stravolte. A scapito di Simeone, e magari a vantaggio di Saponara e Falcinelli.