I fantallenatori che lo hanno acquistato nelle aste di riparazione non vedono l'ora che scenda in campo. Graziano Pellè è pronto, anche per scendere in campo contro il Verona. Queste le sue parole, durante la conferenza stampa di presentazione: "Per quanto riguarda la condizione, nonostante abbia terminato la stagione a fine anno ho lavorato e mi sono tenuto pronto. Con la squadra è sempre un'altra cosa, bisogna essere intelligenti ad entrare e dare la mano al momento giusto. Il mister deve decidere, siamo tutti a disposizione e spero di fare bene senza alibi".

Pellè su Zirkzee

"L'ho ringraziato di persona, vivendo lui vicino a Rotterdam io avevo fatto abbastanza bene al Feyenoord e sono contento sia stato uno dei suoi giocatori favoriti. E' un giocatore di qualità, con prestanza fisica, ma è giovane e siamo tutti noi che dobbiamo cercare di migliorarlo. Deve impegnarsi, mostrare voglia di migliorare e non deve essere solo una questione sua ma di tutti che dobbiamo fare bene. Chi gioca gioca, siamo tanti in attacco, dobbiamo cercare di dare il massimo, sono tutti bravi. Dobbiamo aiutarci per fare il massimo per la squadra".

Su D'Aversa

"Le decisioni sul campo le sceglie il mister, noi siamo a disposizione. Il mister è uno molto testardo, gli piace fare le cose per bene, pretende il massimo dagli allenamenti. Allenatori bravi ne ho avuti, quando hai allenatori così la differenza è tanta, con questa voglia di arrivare al campo e allenarsi. Lui ha idee chiare pur essendo giovane, il modulo sono decisioni sue ma noi dobbiamo lavorare tanto ed eseguire cosa ci chiede".

Sulla Serie A e la scelta Parma

"Subito dopo l'ultima partita ho avuto una serie di chiamate per ripartire. Ho aspettato un po' per avere la scelta giusta. Il Parma mi ha mostrato più voglia, non bisogno. A Parma sono stato tempo fa, ho lasciato metà lavoro fatto e io sono orgoglioso, mi piace dare alle persone ciò che ti trasmettono. Penso di dovere dare di più a questa piazza. Che Serie A ritrovo? E' un periodo particolare in tutto il mondo, non è la situazione migliore. La A era in una fase di crescita, stava cambiando mentalità, investendo su strutture e altri che fanno la differenza. E' sempre affascinante, uno dei campionati più combattuti".