Ha rotto il silenzio iniziato con l'esonero di due settimane fa, e lo ha fatto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva Andrea Mandorlini, affrontando subito le tematiche relativa all'infelice finale dell'esperienza gialloblu: "Stagione nata così, rammarico più grande l´emergenza infortuni e il rammarico per qualche partita in cui avremmo meritato e magari eri in vantaggio e per banalità ci siam fatti raggiungere ed in A se non vinci poi le cose diventano difficili. Talmente tanti i punti a disposizione che credo ci sia ancora lo spazio per salvarsi".
"Sono stati 5 anni, sei campionati, ora personalmente la vedo come una sconfitta perché l´esonero personalmente lo vivo tra virgolette con un piccolo dramma, ma razionalizzando sono stati sei campionati incredibili", prosegue Mandorlini. "Quest´anno forse abbiamo anche forse sbagliato nelle valutazioni dei giocatori e del recupero di alcuni come Romulo, Ionita e altri. Infortuni di Toni e Pazzini nella stessa settimana.. non credo che questi problemi cancellino quello che ho fatto. Io mi sento forte e cresciuto in una piazza che ha un tifo incredibile che rimarrà al fianco della squadra. Chiaro che gli errori li fanno tutti e li avrò fatti anche io. Noi non abbiamo cambiato tanto la preparazione rispetto agli anni scorsi, quest´anno sembrava che andassero tutte storte. Stagione nata non bene però ci sono 69 punti, ma quello che pensavo ho detto al presidente e che continuo a credere è che l´Hellas ce la può ancora fare. Magari all´ultimo minuto dell´ultima giornata: quello era il nostro principio e modo di pensare negli altri anni, quest´anno si pensava ad altre cose e forse è stato anche quello il problema: sopravvalutare determinate situazioni".
A proposito del futuro di Luca Toni, Mandorlini non si sbilancia: "Non lo so i grandi campioni sanno come e quando scegliere il momento di dire basta. Luca non l´ho più sentito, indipendentemente da quella che sarà la sua scelta siamo di fronte ad un grandissimo campione che ho avuto la fortuna di conoscere e credo sia stato il milgiore che ho allenato. Deciderà lui per il bene suo e della sua famiglia"