L'agente di Stanislav Lobotka fa suonare un campanello d'allarme in casa Napoli.
Dopo le voci su un possibile divorzio tra gli azzurri e Antonio Conte è il procuratore del centrocampista slovacco a gettare nuova benzina sul fuoco. Nelle scorse ore, in un'intervista al podcast VAR, Branislav Jasurek ha parlato della possibile cessione del centrocampista del Napoli in vista del prossimo mercato estivo.
Napoli, le parole dell'agente di Lobotka
"Se Stanislav vincerà il terzo titolo al Napoli, allora gli sarà sicuramente più facile andarsene, ma non mi piace prevedere queste cose. Ha già 30 anni e fisicamente resistere sotto Conte è quasi impossibile. Ne parliamo sempre insieme, se sia possibile farcela. Quello che richiede l'allenatore è estremamente impegnativo anche in termini numerici di corsa.
Il Napoli potrebbe ottenere una buona cifra per la sua cessione la prossima estate e questo trasferimento potrebbe avere senso. Stani è felice in Italia, si trova bene. Ma se Conte resterà anche l'anno prossimo, credo che Lobotka farà pressioni su di me. Tuttavia, l'estate è ancora lontana".
Lo stesso Lobotka, intervenendo ai microfoni del podcast Iná Liga, ha parlato delle sue condizioni, del futuro e del rapporto con Antonio Conte.
Le parole di Lobotka
"Va meglio, però quando non giochi per un mese la condizione si fa sentire. Ho sentito le gambe in partita. Ma sono contento che il muscolo abbia retto, non ho avuto alcun dolore nella zona inguinale. La pressione è sempre la stessa. Il problema a Napoli è che quando vinci un titolo o una coppa, il secondo anno ci si aspetta che tu ci riesca di nuovo. È come se vincere il titolo italiano fosse un obbligo, visto che lo hai fatto anche l'anno prima e hai rafforzato la squadra. I tifosi sono esigenti, ma non è facile, soprattutto se giochi anche la Champions League.
Il prossimo tempo libero con Conte sarà a maggio 2026, quando giocheremo l'ultima partita. Per lui si potrebbe fare anche una vacanza insieme. Lui è così, vuole disciplina e che tutti abbiano la stessa mentalità. Ma su una rosa di 25 giocatori, non è facile che tutti abbiano la stessa mentalità. Per un allenatore è fondamentale che ogni giocatore voglia vincere".