Con l'avvento dei cinesi - l'agognato closing è atteso per il 2 dicembre - dovrebbe chiudersi la lunghissima esperienza di Adriano Galliani al Milan. Lo stesso amministratore delegato ha confermato, in un'intervista rilasciata a Milan Tv, che le speranza di una possibile permanenza sono pari allo zero. Queste le sue parole: "Possibilità di permanenza? Sembrerebbe proprio di no, e quindi credo siano le ultime tre settimane di Milan. Non per arroganza, ma ho fatto l'amministratore delegato sempre nella mia carriera, non saprei che altro ruolo ricoprire. Che cosa posso fare? Direi che sono le mie ultime tre settimane di Milan dopo 30 e passa anni".
I 30 ANNI DI MILAN - "Innanzitutto dico che mi si accappona la pelle a pensare a questi 30 anni di trionfi, un’emozione pazzesca per me che li ho vissuto in prima persona. E' un grande orgoglio, in 30 anni noi abbiamo 28 primi posti, 16 secondi posti e un primo o secondo posto visto che c'è una Supercoppa a Doha tra poco. Secondi posti tra finali di Champions e campionati non è mica da poco, sono tanti".
ANEDDOTO SHEVA - "Quando vinciamo la Champions nel 2003 contro la Juventus facciamo una cena di gala e c'è uno psichiatra molto famoso di fianco a me a cui chiedo: 'Senta, ma è normale che dopo 20 giorni dalla finale quando rivedo Sheva che va sul dischetto del rigore mi viene ancora la paura che possa sbagliare il rigore. E' grave?'. E lui mi ha risposto: 'E' irrecuperabile'. Ti giuro Andriy, per un po' di giorni ti guardavo e mi veniva quella paura. Un forte abbraccio e grazie a te per tutto quello che hai fatto per il Milan".
DONNARUMMA - "Guardiamo al presente e non voglio parlare di cose che probabilmente non mi riguarderanno a partire dal 2 di dicembre".