Dopo il prezioso pareggio contro il Milan la Cremonese di Massimiliano Alvini è attesa dall'Empoli per uno scontro diretto che deve rappresentare una conferma del momento dei grigiorossi: il tecnico ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'anticipo che chiuderà il 2022 della squadra.

Empoli-Cremonese, le indicazioni di Alvini

"È una partita fondamentale, domani sera la posta in palio è alta perché abbiamo la possibilità di dare continuità a quanto fatto nell’ultimo periodo, ne siamo consapevoli. Per la trasferta partiamo tutti, poi domani mattina in base a quello che mi dice lo staff medico decideremo chi mettere in campo e chi giocherà. È logico che con tre partite in sei giorni ci sono delle situazioni da valutare, ma il nostro staff medico e di preparatori è straordinario, mi fido di loro e domani mattina verificheremo”.

Cremonese, le ultime su Dessers e Chiriches

"Mancheranno Radu e Chiriches, che sicuramente non saranno a disposizione. Dessers si è allenato, domani mattina valuteremo, dovrebbe essere pronto per giocare. Poi dipenderà da quello che voglio fare, ma non ho problemi, sono certo che chi scenderà in campo risponderà presente”.

Cremonese, Alvini sull'Empoli

"L’Empoli è una squadra forte, lì sanno fare calcio e lo fanno da anni. È un esempio di grande intelligenza calcistica, di formazione, quindi sappiamo che è una squadra forte, che ha un’esperienza superiore alla nostra in questa categoria. Ma la Cremonese può essere un modello in futuro come l’Empoli. Grande rispetto per loro, ce la giocheremo con i nostri punti di forza. Contro il Milan abbiamo fatto una buona fase difensiva, migliorando i nostri difetti. Abbiamo lavorato molto per poter migliorare, fa parte del processo di crescita che possiamo avere. Sicuramente non abbiamo fatto benissimo la fase di post-conquista, dovevamo gestire meglio la palla. Lo abbiamo fatto meglio a Salerno, o a tratti con lo Spezia. Contro il Milan fai più fatica, ma il processo di crescita nostro passa attraverso il miglioramento della fase di non voler prendere gol, di rimanere attaccato all’avversario, e quando abbiamo la palla saperla gestire meglio. Questa è la strada”.