Juan Musso si è preso la porta dell'Atalanta dopo la cessione di Gollini in estate. L'ex portiere dell'Udinese ha parlato del suo arrivo alla Dea ai microfoni de "La Nación" e delle sue sfide da avversario contro la squadra di Gasperini. Ecco le sue parole:
Musso sull'Atalanta da avversario
"L'Atalanta è stato l'avversario che ho subito di più. Una volta ho preso 7 gol, poi 4, poi ancora 3…. Muriel mi ha segnato per otto volte in cinque partite. Non mi è successo con nessun'altra squadra. Quando ho scoperto che mi stavano cercando, ero felice e ho detto al mio rappresentante di prestare attenzione".
Musso sull'arrivo all'Atalanta
"L'Atalanta non è un club che fa grandi acquisti. Già solo per questo è una grande responsabilità. Per quella cifra l'Atalanta avrebbe potuto scegliere qualcun altro e invece ha scelto me. Certo, ora le persone mi guardano molto di più e pretendono molto di più da me. Ed è giusto, è ciò che devono fare".
Musso sull'Argentina
"L'Argentina ha perso due finali ai rigori, una finale mondiale ai supplementari e poi hanno decretato che quella vissuta era una generazione di fallimenti. Quella generazione ci ha tenuti nell'élite per diversi anni e questo è già un successo. Giudicare tutto dall'esito di una giocata, quando hai anche il meglio del meglio davanti mi sembra ridicolo".
Musso su Messi
"Messi è un leader. Se Messi, che è unico, si sforza, tutti gli altri devono seguirlo. A volte va bene arrabbiarsi e persino litigare, ma guidare non è urlare o dire cosa fare. Il leader mostra la strada, e con il suo stile, fa salire di livello il gruppo. Gli vedi fare uno sforzo e sai che devi fare uno sforzo anche tu. Tu migliori te stesso, migliorano tutti, migliora la squadra".
