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Alvaro Morata, attaccante della Juventus, ha parlato del suo futuro e della scelta di tornare alla Juventus nel corso di un'intervista concessa a ‘El Partidazo de Cope’. La punta non ha escluso un ritorno all'Atletico dove ha lasciato tanti amici.

Intervista a Morata sul futuro

Dove vorresti giocare in futuro? "Dico la verità, quella del Getafe. Sono molto amico del presidente, loro mi hanno accolto da ragazzo, dopo l’Atletico, e mi hanno aiutato a diventare il calciatore che sono oggi, mi piacerebbe finire lì".

Ritorno in Nazionale? “È l’obiettivo di qualsiasi giocatore, si lavora per questo e fa male vedere le partite dalla tv. Una delle poche cose che mi mancano è vincere con la Spagna, sarebbe stato duro non tornare soprattutto nell’anno dell’Europeo”.

Ritorno alla Juventus e addio all'Atletico? “Ognuno ha le proprie opzioni e in quel momento la cosa migliore era andare alla Juventus e anche il club deve trovare la soluzione migliore. Fa male leggere certi titoli che si prendono gioco del fatto che sono grato ai club in cui ho giocato. Si ha sempre un squadra da quando si piccoli e io sono e sarò dell’Atletico. Voglio che sia molto chiaro che sono grato all’Atletico”. 

Come mai hai detto addio alla squadra di Simeone?È difficile da spiegare. Mi dà fastidio che tutto quello che dico debba fare notizia, non ho mai detto che stavo male all’Atletico. Simeone merita tutto il mio rispetto. Mia moglie non ne può più di vedere così tante partite dell’Atletico e festeggiare i gol".

Morata sulla Juve

Gol annullati alla Juventus?  “Ce ne sono stati tanti in poco tempo. Contro il Barcellona ho fatto una grande partita e la gente è rimasta ai fuorigioco. Anche nel terzo Busquets mi ha detto che pensava non fosse offside. Rapporto con Simeone? È ottimo, gli auguro il meglio. Non si sa mai se ci rincontreremo e indosserò di nuovo la maglia dell’Atletico Madrid. Adesso sto molto bene e sono sereno, ma non si sa mai. Speriamo vadano bene e vincano il campionato, li vedo anche meglio di Real e Barcellona”.

Real Madrid resta una ferita? “Non ho nessun rancore con il Real, anche perché se non avessi giocato lì non sarei andato alla Juve o all’Atletico. Joao Felix? Bastano un paio di allenamenti per capire quanto è forte, solo lui può mettersi un limite”.

 

 

Morata (Getty)
Morata (Getty)