Dalle fughe in avanti inattese ai campioni che arrancano: gli inizi di stagione prima della sosta di settembre hanno spesso offerto scenari sorprendenti, tra neopromosse audaci, big in ritardo e bomber subito scatenati. Ripercorriamo insieme i momenti più iconici, tratti dal sito della Lega Serie A.

2024/25 – Napoli in affanno, Udinese e Torino in vetta

Il campionato si apre con un colpo a sorpresa: il primo Napoli di Conte inciampa a Verona, superato con brillantezza dai gialloblù di Zanetti, facendo suonare un campanello d’allarme subito colto da tecnico e squadra. A sorridere, sono Torino e Udinese, che si affiancano a Inter e Juventus al comando della classifica con 7 punti: un avvio equilibrato e combattuto senza formazioni a punteggio pieno. Il Milan di Fonseca e la Roma di De Rossi, invece, faticano ad ingranare e restano a soli due punti. La copertina è tutta per gli attaccanti: Mateo Retegui, subito incisivo al debutto con la Dea, e Marcus Thuram, trascinatore dell’Inter, si issano tra i protagonisti assoluti delle prime giornate.

 

2023/24 – Milanesi a tutta, Lecce rivelazione

L’inizio è nel segno delle milanesi. L’Inter di Inzaghi e il Milan di Pioli partono con tre vittorie su tre. Lautaro Martínez (5 reti) e Olivier Giroud (4 gol) guidano la classifica marcatori, l’Inter mantiene una difesa imperforabile, mentre il nuovo acquisto Pulisic si inserisce con rapidità nello scacchiere rossonero. Dietro, la Juventus resta in scia, ma la vera sorpresa arriva dal Lecce di D’Aversa. La neopromossa si presenta senza timori reverenziali: rimane imbattuta nelle prime tre gare e conquista risultati di prestigio contro Lazio e Fiorentina, grazie anche all’impatto immediato del centravanti montenegrino Nikola Krstović.

 

2022/23 – L’effetto Kvaratskhelia, Atalanta e Udinese brillano, Monza storico

È la stagione segnata dal Mondiale invernale, con la prima sosta dopo la settima giornata. Il Napoli di Spalletti parte a razzo: gol a raffica e l’impatto travolgente di Khvicha Kvaratskhelia, diventato subito idolo del Maradona. Alla settima giornata i partenopei espugnano San Siro contro i campioni d’Italia del Milan, lanciando un segnale forte al campionato. A tenerne il passo è un’Atalanta compatta e solida, capace di subire appena tre reti nelle prime sette partite e mandare in gol ben sette giocatori diversi. In scia si piazza l’Udinese, capace di battere anche l’Inter, sospinta dai gol dell’attaccante brasiliano Beto. Clamoroso a Monza: dopo cinque sconfitte iniziali, i brianzoli svoltano con l’arrivo di Raffaele Palladino in panchina e alla settima giornata colgono la prima storica vittoria in Serie A contro la Juventus.

 

2021/22 – L’Inter post-Conte non si ferma, la Lazio illumina

Perso Lukaku e salutato Conte, l’Inter di Inzaghi non accusa il colpo: Lautaro e il nuovo arrivato Edin Džeko firmano un avvio convincente che riporta i nerazzurri subito ai vertici. In scia c’è il Milan, con Ibrahimović e Leão in grande spolvero. La Juventus, invece, vive settimane complicate dopo il ritorno di Allegri: un solo punto nelle prime due giornate e rincorsa già in salita. A brillare è la Lazio di Sarri, capace di travolgere lo Spezia 6-1 con un Immobile in versione capocannoniere. Nella corsa al vertice si inseriscono anche la Roma di Mourinho e il Napoli di Spalletti, mentre Salernitana e Venezia, al rientro in massima serie dopo 22 e 19 anni rispettivamente, restano ferme a zero.

 

2020/21 – Milan e Atalanta a punteggio pieno, lo Spezia fa la storia

Dopo un’estate segnata dal calendario compresso, a metà settembre il Milan di Pioli riparte con solidità: Ibrahimović trascina, la difesa non subisce gol e i rossoneri arrivano alla sosta a punteggio pieno. L’Atalanta conferma la sua vocazione offensiva: 13 reti in tre partite, con un Papu Gómez trascinatore e goleador, in cima alla classifica marcatori insieme a Cristiano Ronaldo. Il Sassuolo di De Zerbi brilla con due poker consecutivi, mente l’Inter di Conte fatica a ingranare ma resta in scia, in attesa del cambio di passo decisivo nel girone di ritorno. Emozione speciale per lo Spezia, alla prima assoluta in Serie A: vittoria storica all’esordio a Udine con doppietta di Galabinov.

 

2019/20 – L’Inter di Conte parte a razzo, harakiri Koulibaly

Antonio Conte imprime subito la sua impronta: l’Inter conquista due vittorie convincenti con Lecce e Cagliari, a cui segue la terza dopo la pausa, con Lukaku e Lautaro già protagonisti. La Juventus di Sarri resta a contatto grazie a un successo rocambolesco sul Napoli allo Stadium, deciso da un autogol di Koulibaly in extremis. Tra le sorprese c’è il Torino di Mazzarri, corsaro a Bergamo contro l’Atalanta e momentaneamente in vetta. Domenico Berardi si prende la scena con una tripletta spettacolare contro la Sampdoria alla prima presenza stagionale.

 

2018/19 – L’attesa per CR7, la SPAL sogna

L’arrivo di Cristiano Ronaldo catalizza l’attenzione. Il portoghese impiega quattro giornate per sbloccarsi, ma la Juventus vince comunque le prime tre gare e si presenta alla sosta a punteggio pieno. Alle loro spalle emergono due sorprese: il Sassuolo di De Zerbi, trascinato da un Kevin-Prince Boateng ispirato e dal giovane Federico Di Francesco, e la Fiorentina di Pioli che, con un centrocampo giovane e brillante, trova subito ritmo e punti. Ma la rivelazione più luminosa arriva da Ferrara: la SPAL di Semplici conquista due vittorie nelle prime tre giornate, ritrovandosi in piena zona Europa e regalando alla città giorni di entusiasmo. Tra le individualità spicca Krzysztof Piątek, bomber del Genoa, capace di imporsi con tre gol in due partite e di catturare immediatamente l’attenzione di tutta la Serie A.

 

2017/18 – Tre big a punteggio pieno

L’avvio di stagione vede Juventus, Napoli e Inter spingere subito forte con tre vittorie su tre. I bianconeri si affidano a un Dybala in forma smagliante, autore di una tripletta da urlo al Ferraris contro il Genoa, mentre il Napoli di Sarri conferma la sua verve offensiva con Mertens e Insigne già decisivi. La novità più intrigante è però l’Inter di Spalletti che conquista due successi netti con Fiorentina e Roma, firmati dalle doppiette di Mauro Icardi. Non è da meno il Milan di Montella, profondamente rinnovato dal mercato estivo e capace di vincere le prime due gare con i gol di Cutrone e Suso. A sorpresa si inserisce anche la Sampdoria di Giampaolo, trascinata da un Fabio Quagliarella in grande forma, che permette ai blucerchiati di sognare in grande. Meno fortunato il Benevento, alla prima storica partecipazione in Serie A: due sconfitte e la sensazione di un impatto complicato con la nuova categoria.

 

2016/17 – L’impatto immediato di Higuaín e la vivacità del Sassuolo

L’estate del 2016 è segnata dal trasferimento di Gonzalo Higuaín dal Napoli alla Juventus. L’argentino non delude le attese: segna subito al debutto e inaugura un campionato che i bianconeri controlleranno dall’inizio alla fine. Alle spalle della corazzata di Allegri, la Roma di Spalletti prova a restare agganciata grazie ai gol di Edin Džeko e Perotti, mentre il Napoli trova risposte importanti da Dries Mertens e José Callejón. Il Milan si affida invece alla verve realizzativa di Carlos Bacca, autore di una tripletta al debutto contro il Torino. A sorprendere è il Sassuolo di Di Francesco, che conferma la crescita iniziata negli anni precedenti grazie al contributo decisivo di Berardi. Anche la Sampdoria di Giampaolo parte con entusiasmo, spinta dai gol di Muriel e Quagliarella. Il Crotone neopromosso, alla prima apparizione assoluta in Serie A, paga lo scotto con due sconfitte iniziali.

 

2015/16 – L’illusione di Chievo e Sassuolo

Le prime due giornate del 2015/16 regalano una fotografia sorprendente: in vetta a punteggio pieno ci sono Inter, Sassuolo e soprattutto Chievo. I gialloblù di Maran vivono giorni indimenticabili: corsari a Empoli all’esordio e poi protagonisti di un clamoroso 4-0 alla Lazio, con Meggiorini, Paloschi e Birsa sugli scudi. Anche il Sassuolo di Di Francesco incanta, trascinato da Antonio Floro Flores e da un gioco offensivo che lo porta tra le grandi. A fare notizia è la Juventus, sorprendentemente ferma a zero punti dopo le prime due giornate: un avvio lento che costringerà i bianconeri a una lunga rincorsa nei mesi successivi. In coda, soffrono le esordienti Carpi e Frosinone, che pagano lo scotto del debutto assoluto in Serie A.