Gli anni alla Juventus e il problema al cuore che ne ha segnato la fase finale della carriera: Sami Khedira ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport, raccontando le sue idee sugli ex compagni ma anche i tecnici avuti, Allegri e Sarri.
Khedira, il racconto del problema cardiaco
"Era la vigilia della Champions e mi sentivo strano. L’allenamento era andato bene ma il battito del cuore era accelerato e soprattutto vedevo tutto nero. Non ho visto niente per due ore - tutto buio - e non ho detto nulla al medico. Pensavo “ora passa, ora passa” e soprattutto volevo giocare a Madrid. Però non passava: dopo due ore, ho chiamato il dottore"
Khedira e i suoi anni alla Juventus
"La Juve è un grande club e l’Italia un grande Paese. È stato bello lavorare con Chiellini, Bonucci, Buffon, Dybala, Mandzukic, grandi giocatori e persone. Sono stato fortunato. Allegri e Sarri? Sono diversi, ovviamente. Sarri era troppo diverso dallo stile Juve ma che squadra quel suo Napoli, ci ha fatto soffrire. Io con lui mi sono trovato bene, è sempre stato onesto e, se stavo bene, mi faceva giocare. Allegri però è il miglior uomo che abbia conosciuto nel calcio. Avevo feeling con lui anche quando il mio italiano era un disastro: questione di istinto. Servirà tempo per ri-adattarsi a lui ma per me vincerà ancora. Per lo scudetto, la Juve è la favorita".
Kherira e i problemi tra Sarri e Ronaldo
"Bisognerebbe chiedere a lui, ma a volte capita di non avere le stesse opinioni del tuo allenatore. Non sempre si può andare d’accordo. Loro due hanno provato a essere professionali. Cristiano il mio compagno più forte? Sì, ha tutto, spesso la squadra gioca male e lui risolve. Ha un grande ego, non è il migliore a difendere e a volte non difende proprio, però guardate quanto ha vinto. A volte è meglio difendere in nove ma avere i suoi gol. Cristiano ti fa vincere, punto".
Juventus, Khedira su Dybala
"Paulo ha bisogno di un bodyguard sul campo, che lo protegga e lo faccia rendere. Ha avuto troppi infortuni e troppi problemi extra calcio, con troppe persone che parlavano intorno a lui. Invece deve restare concentrato, prendersi cura del suo corpo... e in questo mi sembra cresciuto.Un’altra cosa: sa segnare gol da sogno, ha un talento unico ma per me si mette troppa pressione. Pensa di dover fare tutto: passare, creare occasioni, essere leader. Lo ricordo in finale di Champions 2017, non era libero".
Khedira sulla finale di Cardiff
"Non c’è stato un grande scontro in spogliatoio, però è vero che abbiamo perso lì. Nel secondo tempo abbiamo smarrito il nostro stile, correvamo solo dietro alla palla e agli avversari. Non so perché, a volte sei senza potere. L’eliminazione del 2018? Quel rigore è stato assurdo. Se sei un arbitro, non puoi decidere una partita. Io dico “lasciaci andare ai supplementari, decideranno i grandi giocatori”. Invece Oliver, con un fischio, ha ucciso due grandi partite".
Khedira, le parole su Bonucci e Chiellini
"Bonucci è il miglior difensore al mondo a palleggiare e giocare la palla lunga, non è veloce ma sa leggere la partita. Chiellini invece è King Kong. Ricordo uno dei primi allenamenti, dominavo di forza su tutti, poi è arrivato Giorgio e mi ha spostato. Mi sono detto: “Mai più un contrasto così con lui”. È una roccia, è intelligente e si prende cura dei compagni".