Siamo al momento del definitivo passaggio di consegne, tra proprietà cinese ed Elliott, per il Milan. E la battaglia, pur non prevedendo colpi di scena e rivoluzioni (già entro domani sera verrà formalizzato il passaggio), potrebbe anche finire in tribunale, visto che Yonghong Li difatti ha perso una proprietà importante e costosa dopo soli 15 mesi, dopo non aver versato i famigerati 32 milioni versati dal fondo americano al suo posto in qualità di necessario aumento di capitale.

Li è quindi definitivamente fuori dal Milan, ed Elliott il nuovo proprietario. Che però, a quanto pare, non intende vendere: ieri ad affariitaliani una fonte vicina a Paul Singer, fondatore e azionista del fondo Elliott Management Corporation,alla domanda sulla possibile vendita del Diavolo, ha spiegato: "Valorizza, a meno di un'offertona".

Fuori dai giochi anche Dmitrij Rybolovlev, proprietario del Monaco e uomo assai vicino a Jorge Mendes, il cui nome era uscito domenica scorsa; e con lui sembra ai margini anche Rocco Commisso, che nelle ultime ore è tornato alla ribalta. Resta in ballo i colloqui con la famiglia Ricketts, che però sembra anch'essa impossibilitata ad acquisire. Anzi, Elliott, che punta a tenere la proprietà per almeno 1-2 anni (anche per rivalutarla) avrebbe già pronta la rivoluzione societaria. 

Marco Fassone, l'attuale AD, è al passo d'addio. Al suo posto starebbe per tornare Umberto Gandini (oggi alla Roma), sostituzione al comando che dovrebbe essere formalizzata entro fine mese. Nel nuovo Milan potrebbe restare Mirabelli, seppur con un ruolo diverso (e si parla nuovamente di Giuntoli, nel caso dovesse essere liberato), mentre potrebbero esserci dei grandi ex, in primis Paolo Maldini che già pochi giorni fa aveva finalmente aperto all'ipotesi. 

Con lui Singer avrebbe già parlato e trovato un accordo: lo vuole come direttore dell'area tecnica, quindi come braccio destro, sostanzialmente, di Gattuso con cui ha diviso onori e gloria proprio in rossonero e in azzurro.

Con Gattuso e Maldini pronto a tornare anche Demetrio Albertini, a sua volta incoraggiato da Singer per la sua capacità manageriale e "politica".  

Presentata ieri, intanto, la nuova maglia away della Puma. Con esiti, in realtà, non proprio incoraggianti.