di Fabio Guzzo
Derby dai mille colori e non potrebbe essere definito diversamente quando il primo accenno di rissa si concretizza dopo 80''. Gialli, attaccanti a segno, risse, rigori e match sul 2-2 dopo 45'. Nella ripresa il copione è un unicum del Chievo che ci prova più volte e approfitta di un Hellas stremato. I tentativi di segnare sono timidi e tra gli applausi termina il match, in pari come non era mai successo in A, con il Chievo che rimane a più un punto sull'Hellas.
Boato al 51' dei tifosi Hellas, ricordo del trentennale del 12 maggio 1985, quando il gol di Elkjaer consegnò la matematica conquista del primo scudetto del Verona.
Quattordicesimo derby tra Chievo e Hellas! E' tutto nato al Bar Pantalona per quella che oggi è la squadra in casa ma la statistica delle vittorie degli ultimi due anni premia sempre il team dichiarato in trasferta. Sempre 1-0, all'andata decise Paloschi a 9' dal termine su assist di Zukanovic, un anno fa Luca Toni per la vittoria di misura Hellas.
Maran conferma le premesse della vigilia e non stravolge i suoi, confermando Schelotto nella veste da lui disegnata con posizione più arretrata e il duo offensivo più in forma composto da Paloschi e Pellissier.
Mandorlini recupera Hallfredsson e rinuncia a Valoti. Con gli assenti, perché squalificati, Sala, Marquez e Greco, il tecnico schiera allora Rodriguez al centro della difesa. In attacco Jankovic e Juanito Gomez vincono il ballottaggio con Lazaros e si piazzano ai lati di Toni.
Saluti di rito, si parte: subito scintille e tre gialli in 4' ma il Chievo non demorde e già al 9' trova il vantaggio. Pellissier svetta in area e fa da torre per l'accorrente Paloschi, il quale annichilendo tutta la difesa Hellas, batte Rafael. La risposta dell'Hellas è affidata la piede di Hallfredsson che pennella al centro dove trova la doppia devizione J.Gomez-Izco con il pari che arriva tra il rammarcio degli undici di Maran. Neppure il tempo di distribuire altri due cartellini gialli che l'eterno Luca Toni sigla, ancora su assist da fermo di Hallfredsson, il vantaggio con un piatto destro, resistendo alla marcatura dell'avversario. Al 26' è già accaduto tutto, il derby non tradisce le attese e il parziale è sul 2-1 per gli ospiti. Al 40' Rodriguez frana su Pellissier, l'arbitro indica il dischetto e lo stesso attaccante veneto porta il match in pari accarezzando il palo alla sinistra di un Rafael che aveva intuito la triettoria. Impiega 30'' l'Hellas a reagire e con Toni trova la traversa, prima del fischio finale del direttore di gara.
Dopo i canonici 10' di stop, si riparte: meglio il Chievo nei primi minuti della ripresa con Pellissier, Schelotto e Paloschi, ma il parziale non muta. Al 51' boato veneto (Hellas) per il trentennale del gol di Elkjaer che il 12 maggio 1985 consegnò la matematica conquista del primo scudetto del Verona. Mandorlini mescola le carte ma il risultato non muta e il Chievo continua a pressare in modo asfissiante cercando il vantaggio. Ci prova Botta ma le squadre non ne hanno più e dopo 3' di recupero termina il match tra gli applausi del pubblico.
CHIEVO V. - HELLAS V. 2-2 (2-2)
MARCATORI: 9' Paloschi (C); 20' J.Gomez (H); 26' Toni (H); 40' Pellissier (C).
CHIEVO (4-4-2): Bizzarri, Schelotto, Dainelli, Cesar, Biraghi (83' Sardo); Birsa (58' Botta), Radovanovic, Izco, Hetemaj (13' Cofie); Pellissier, Paloschi. All.: Rolando Maran.
HELLAS VERONA (4-3-2-1): Rafael, Pisano, Rodriguez, Moras, Agostini, Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson [66' Campanharo (89' N.Lopez)], Jankovic, Toni, Gomez Taleb (66' Valoti). All.: Andrea Mandorlini.