E' una vigilia di Champions League a dir poco agitata per l'Atalanta. La squadra nerazzurra, attesa questa sera dalla decisiva e delicata trasferta in casa dell'Ajax, è infatti scossa dal caso Gomez - Gasperini. Come riferito da "Sportmediaset", tra il centrocampista argentino e il tecnico della Dea sarebbe scoppiata una pesante lite nei giorni scorsi (per la precisione, durante l'intervallo della sfida col Midtjylland) poi sfociata nella mancata convocazione del Papu in occasione dell'ultima trasferta di campionato non disputatasi per pioggia sul campo dell'Udinese, alla pari di Josip Ilicic che in occasione dello screzio avrebbe preso palesemente le parti del giocatore. Gasperini ha dribblato le domande sul tema nella conferenza stampa della vigilia, ma nelle prossime ore qualcosa di importante potrebbe accadere.
Atalanta, si dimette Gasperini?
Tutto sarebbe nato da un'indicazione di campo da parte di Gasperini, nella suddetta partita di Champions, che lo stesso Gomez non avrebbe affatto gradito: il diverbio (con Ilicic che difende il Papu), la sostituzione a fine primo tempo proprio con lo sloveno, fino ai recenti sviluppi. Sarebbe da attribuire a quest'episodio il post Instagram dell'argentino che, quasi in segno di sfida verso l'allenatore, ha pubblicato 7 foto che lo ritraggono abbracciato in campo e fuori con l'ex Fiorentina e Palermo. Il clima piuttosto teso che si è venuto a creare nelle ultime ore avrebbe portato Gasperini a presentare le dimissioni, respinte però con fermezza dalla società rea, secondo il diretto interessato, di non essersi schierata dalla sua parte e non aver (pubblicamente o meno) condannato l'accaduto. Si è giunti così a una sorta di tregua armata, per il bene dell'Atalanta: ora l'obiettivo primario è centrare la qualificazione agli ottavi di finale, basterà non perdere in casa dell'Ajax per chiudere al secondo posto il raggruppamento, alle spalle del Liverpool. Ma non è da escludere che nella giornata di domani il tecnico dei bergamaschi possa di nuovo comunicare la decisione di voler lasciare il suo incarico. Stavolta, senza possibilità di opposizione alcuna.
