Dal soprannome Orsonaldo al rapporto con Thiago Motta, passando per il ricordo di Sinisa Mihajlovic: Riccardo Orsolini si è raccontato ai microfoni di DAZN. Nel corso di una lunga intervista, il giocatore del Bologna ha parlato del rapporto con i due tecnici e sull'importanza di Mihajlovic per la sua crescita; di seguito le parole di Orsolini.

Le parole di Orsolini

Le parole di Orsolini: "Orsonaldo nato per gioco, come presa in giro verso me stesso. Sono autoironico. Nasce dai tempi di Ascoli, quando calciavo le punizioni allargando le gambe come faceva Cristiano: segnavo spesso, quindi mi chiamavano così. Ho provato a tenerlo nascosto, ma dopo anni è tornata fuori! Poi con Ronaldo ci ho anche scambiato la maglia, ne ho ben due. Emozionante, sono quei giocatori che da piccolo vedi in televisione e al campetto con gli amici poi provi a emulare. Ora sono partite le abbreviazioni, mi chiamano "Naldo"... Robe folli, era tanto bello "Orso", così tranquillo! Esultare come Ronaldo? L'ho fatto! Non ero professionista ma nella Primavera dell'Ascoli".

Orsolini: "Vi spiego il soprannome Orsonaldo! Mihajlovic un grande uomo" (Getty Images)
Orsolini: "Vi spiego il soprannome Orsonaldo! Mihajlovic un grande uomo" (Getty Images)

Su Thiago Motta

Su Thiago Motta: "Mi dice di capire bene le situazioni di gioco... Le solite cose. Recentemente mi ha fatto i complimenti per l'applicazione e l'impegno in fase difensiva che sto mettendo. Non mi piace farlo, ma non devi solo fare quello che ti piace".

Su Mihajlovic

Su Mihajlovic: "Ricordo le "bisticciate". Erano dei confronti pacifici, anche se con Sinisa non lo era mai, perché aveva questi modi bruschi. Però magari sbroccava, poi ti guardava e rideva. Stranissimo. Lui non era uno che le mandava a dire, io nemmeno, certe volte non eravamo d'accordo. Però per me è stato il primo allenatore che ha capito veramente la mia importanza all'interno della squadra. Con lui ho raggiunto la Nazionale per la prima volta, era un grande uomo Sinisa. Senza dubbio".