E’ caccia al profilo giusto per la Roma di Friedkin, al quale affidare la costruzione del piano sportivo dei giallorossi, dopo il cambio di proprietà: la nuova società sembra determinata a spingere sull’acceleratore per Ralf Rangnick, a lungo in orbita Milan, ma con la conferma di Pioli alla guida dei rossoneri il manager tedesco artefice del progetto  Red Bull ha dovuto abbandonare l’idea di confrontarsi con la Serie A.

Roma-Rangnick, più che un'idea

Il discorso potrebbe essere solo rinviato: arrivano conferme sul forte interesse della Roma per il tedesco, che nel frattempo ha lasciato il suo ruolo di coordinamento alla Red Bull. Conferme che invece mancherebbero, secondo Tuttosport, alle voci di un interesse dei giallorossi per Fabio Paratici, attuale ds della Juventus praticamente plenipotenziario dopo l’addio di Marotta, e che nelle scorse ore diverse indicazioni davano in pole con il tedesco per la cabina di comando. Mancano però riscontri, quelli sempre più solidi fin da agosto sul flirt tra la Roma e Rangnick: se puro ds o invece trainager lo diranno i prossimi mesi.

Ragnick, l'idea di calcio e la frecciata al Milan

Proprio ad agosto Ralf Rangnick era tornato alla ribalta, parlando alla Gazzetta dello Sport, in un'intervista nel corso della quale, esprimendo la sua idea di calcio, non aveva risparmiato una frecciata al Milan e a Paolo Maldini:

"Se il Milan si era rivolto a me è perché, magari, cercava una svolta. Lavoro alla crescita, e i giovani imparano molto più in fretta. Non è nel mio stile insistere su giocatori di 38 anni, non perché non siano abbastanza bravi, e Ibra certamente lo è, ma perché preferisco creare valore, sviluppare il talento. Per me ha poco senso puntare su Ibra o Kjaer, ma è la mia idea, né giusta né sbagliata, semplicemente diversa"

Ralf Rangnick (Getty Images)
Ralf Rangnick (Getty Images)