Adriano Galliani, ad del Monza, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Queste le parole del dirigente dei lombardi, arrivati in A per la prima volta in questa stagione.

Galliani sul mercato del Monza

Undici acquisti?

 

 «È un mercato figlio di un mio modo di vedere le cose: la Serie C è uno sport, la Serie B è un altro sport e la Serie A è un altro sport ancora. E la Champions è ulteriormente un altro sport. Io sono appassionato di basket e so che ci sono: il campionato italiano, l’Eurolega e la Nba, cioè tre sport diversi l’uno dall’altro. Noi abbiamo preso il Monza che fino al 30 giugno 2017 era nei Dilettanti, era chiaro ed evidente che i giocatori che c’erano non avrebbero vinto la Serie C, quindi con tutto l’affetto e la riconoscenza, li abbiamo dovuti cambiare. Così, oggi, dobbiamo cambiare alcuni di quelli che hanno vinto la B, molti dei quali farebbero fatica in Serie A. È chiaro che la politica è cambiata: quando hai una squadra stabile ai primi posti, come era il nostro Milan, ti bastano due o tre ritocchi, ma cambiando categoria ogni anno è necessario cambiare. Io sono innamorato di ogni sport e ho capito che le asticelle si alzano». 

Monza molto italiano

Tanti italiani?

 «Innanzitutto dico che nel caso in cui ci fosse un vantaggio ad avere italiani, mi dispiace moltissimo averlo, perché saltare due volte i Mondiali è pazzesco. Avrei preferito vedere stancarsi gli italiani in Qatar. Comunque, la nostra scelta italiana parte da altri presupposti: è una filosofia precisa del presidente Berlusconi, che io condivido. Gli stranieri impiegano del tempo ad ambientarsi, quindi essendo la prima parte della stagione molto compressa, con moltissime partite, il rischio è che prima che si ambientino noi siamo già retrocessi. Certo poi c’è anche il fattore Mondiale che può distrarre». 

Agenti?

 «Sì, tanti di più e hanno acquisito molto più potere. È cambiato il calcio, figlio della Bosman e dei diritti tv, che sono quelli che hanno veramente cambiato il calcio e, di fatto, ammainato le famose bandiere». 

Galliani sulle ambizioni del Monza

 Quali sono le ambizioni del Monza? 

 «Il decimo posto. Lo so che è difficile, ma avendo fatto l’imprenditore nella vita so che bisogna fissare degli obiettivi, quindi dico decimo posto». 

 Il presidente Berlusconi è distratto dalla campagna elettorale? 

 «In questo momento pensa solo alle elezioni e al Monza, ma non so se in quest’ordine perché è diventato supertifoso del Monza. Ama sempre il Milan, ma ora il Monza è entrato nel suo cuore».