Sono stati due mesi difficili, ha ammesso Gennaro Gattuso. E, del resto, non sarebbe potuto essere altrimenti: non sono tempi facili per il MIlan, che rischia fortemente di dover dire addio all'Europa conquistata sul campo e di vivere un'altra stagione, l'ennesima, di incertezza, mentre le altre continuano a rinforzarsi. Queste le parole del tecnico rossonero alla conferenza d'apertura della nuova stagione. 

DONNARUMMA E REINA -  "Chi sta meglio gioca, meglio avere due grandi portieri che non averli. Starà a me la difficoltà scegliere ma va bene così".

SEMPRE IN CONTATTO CON FASSONE E MIRABELLI - "Da maggio sono sempre stato a parlare con Fassone e Mirabelli, poi sono andato in vacanza e ho parlato con Mirabelli e qualche volta con Fassone. Non ho parlato di obiettivi perché ci sono problematiche più importanti".

IL MERCATO - "Ho sempre detto che ci vuole un'alternativa all'attaccante esterno, una mezz'ala con le stesse caratteristiche di Kessie. Abbiamo Bacca, Kalinic, André Silva e Cutrone, quattro attaccanti. Se non si muove nessun attaccante l'attaccante non si fa e si va alla ricerca degli altri ruoli".

MI SENTO... - "La pressione la sento ma mi piace, mi sento il primo tifoso, l'allenatore, mi sento tutto. E' un onore per me allenare una società così. Non mi fa paura, ce la metterò tutta per fare del mio meglio".

NON PARLO CON I PROCURATORI -  "Dico sempre la verità, sono stati 50 giorni non facili per me, per come vivo tutte le situazioni. Posso garantire che ho passato di peggio in società diverse, sono abituato. Sono convinto che si può solo migliorare, ho sentito tante voci in questi 50 giorni, che i giocatori vogliono andare via. Ad oggi nessun giocatore è venuto da me. Forse qualche procuratore ma io non parlo coi procuratori. Ripartiamo da una base importante, vedremo se questa squadra verrà rafforzata o no. Ma con i giocatori che rimangono partiamo da una buona base".