Friedkin-Pallotta, ora è tutto congelato. Dal punto di vista dei numeri i due imprenditori sono d’accordo, ma l’emergenza mondiale legata al Coronavirus ha fatto slittare inevitabilmente le firme, che dovrebbero comunque arrivare entro fine mese. Per chiudere, mancano davvero solo pochi dettagli, ma proprio per quello che sta accadendo nel mondo e in particolare in Italia necessita di una pausa di riflessione. I due imprenditori americani sono intenzionati ad andare avanti, ma si dovrà tener presente il Fair Value, alla luce dei mancati guadagni legati alla chiusura degli stadi e al calcio italiano che sta per fermarsi per un mese. Come riporta il Corriere dello Sport, a situazione è in divenire e si attende la decisione ufficiale della sospensione dei campionati. Dan Friedkin non ha alcuna intenzione di ritirarsi dall’operazione e i suoi avvocati stanno completando l’esame dei contratti preliminari per arrivare alla firma. Pallotta è già entrato nell’ordine di idee di uscire dalla Roma, manca da più di un anno e mezzo, ha capito che è arrivato il momento di farsi da parte, anche se sta garantendo la continuità aziendale fino all’ultimo, perchè ha già provveduto a mettere ottanta dei centotrenta milioni previsti dell’aumento di capitale.  
Dan Friedkin (Getty Images)

Trattativa Friedkin-Pallotta: la situazione:

Intanto l’ente che garantisce la trasparenza del mercato italiano monitora con attenzione la fase finale della trattativa per il passaggio di mano tra statunitensi del club giallorosso, considerato che il titolo in Borsa della Roma negli ultimi giorni ha avuto importanti oscillazioni, raggiungendo anche un aumento del 12,80 %. La Consob nei prossimi giorni è in attesa di comunicazioni, che dovranno comunque arrivare dopo la fuga di notizie della scorsa settimana che potrebbero anche prefigurare il reato di aggiotaggio. James Pallotta non vede l’ora di chiudere, ritiene di lasciare la Roma in buone mani a Dan Friedkin, imprenditore del settore automobilistico che vanta un patrimonio di 4,1 miliardi di dollari e il cui core business è rappresentato dalla distribuzione di autovetture a marchio Toyota in Texas, Oklahoma, Louisiana, Mississippi e Arkansas.