Un personaggio banale, Gennaro Gattuso, non lo sarà mai. E' così che a domanda diretta, l'ex centrocampista rossonero non si è tirato indietro. Il "suo" Milan, quello che trionfava in Italia e in Europa non c'è più, e per Rino c'è un difetto strutturale ad accompagnare i risultati sportivi poco incoraggianti. "Io al Milan sono stato abituato che c'era sempre una testa che comandava. E in un’azienda ci vuole sempre una testa che comanda": il riferimento è a Barbara e Galliani, ad di una stessa società che non hanno convinto buona parte della critica. Ma Gattuso ha spaziato a 360° tra Milan, Parma e Zamparini: questa l'intervista al programma Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24.

 

 

 

BERLUSCONI O GALLIANI? - La domanda è spinosa, ma Gattuso non si tira indietro. Chi ne capisce di più di calcio tra Adriano Galliani e Silvio Berlusconi? "Secondo me più Galliani".

 

 

CON ALBERTINI OCCASIONE SPRECATA - "Figc adatta? Con Albertini si poteva cambiare, abbiamo perso una grande occasione. C’è stata la possibilità di cambiare, con gente nuova, fresca, come Albertini. Non è andata così, abbiamo perso una grande occasione secondo me".

 

IL CALCIOSCOMMESSE — "Non nascondo che certe volte volevo parlare con mia moglie in quei 3-4 giorni, e uscivo fuori. Avevo paura che ci fossero delle spie, dei microfoni. Credimi, ho portato la macchina, per vedere se avessero messo qualcosa in macchina. Ma l'ho vissuta veramente male, di una roba che non sapevo nemmeno io come mi ci sono trovato dentro".

 

PARMA - "No, non sono scandalizzato, perché il problema Parma non viene fuori in questi giorni, se ne parla in questi giorni... Però, chi doveva controllare dov’è stato tutto questo tempo? Quando hanno messo sotto contratto 250 giocatori, chi doveva controllare dov’era?. Dovevano controllare le Federazioni, la Covisoc, tutti gli enti che hanno delle responsabilità. E perché non l’hanno fatto? Me lo chiedo anch’io. Capisci che faccio fatica".

ZAMPARINI - "E' un uomo molto astuto, una persona molto intelligente e quando parla non dice fregnacce, è normale quando si parla di calcio… Lui dal lunedì al venerdì è una persona veramente perfetta, dal venerdì diventa un mostro".