Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica del Milan, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Il dirigente rossonero ha toccato vari temi, tornando anche sul primo posto. 

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Intervista a Maldini sul primo posto
 

Paolo Maldini ha parlato nel corso dell'intervista oggi in edicola del filotto di vittorie e risultati utili ottenuti con Pioli:

«Non andiamo a caccia di statistiche da migliorare, ma di successi». 

Classifica?

«Sinceramente non mi aspettavo una striscia di imbattibilità tanto lunga in campionato, ma avevo già visto i segnali in gennaio, prima che il mondo si fermasse». Lo sport è ripartito e il Milan non si è più fermato.

Anno d’oro?

«Lo dicono i risultati del 2020, che sono oggettivi, ma la nostra stagione adesso si snoda nell’arco di due anni. E non abbiamo un obiettivo prestabilito, il minimo è fare meglio dell’ultima volta. Ci siamo qualificati in Europa League, quindi l’idea è fare di più. Sarebbe assurdo non cercare di andare in Champions League, anche se dalla proprietà non ci è stato dato un input in questo senso».

Scudetto?

«Il Milan sta sognando e non vuole smettere di farlo. Soprattutto, non mollerà. Ai calciatori chiedo sempre di essere ambiziosi. Serve un obiettivo quasi utopistico per arrivare a quello possibile».

Pioli?

«Pioli ha un ruolo speciale. Porta pacatezza, equilibrio, conoscenza di calcio. Porta sensibilità, però anche intensità».

Intervista a Maldini sui singoli

Paolo Maldini ha parlato anche di Ibrhaimovic e non solo.

Ibrahimovic?

«Sono importanti per favorire la crescita e ora siamo più sicuri di quattro mesi fa. Per i giovani, vincere senza Ibrahimovic, Kjaer, altri uomini fondamentali come Bennacer e Rafael Leao è un buon segnale. Favorisce l’autostima».

Rafael Leao è il giocatore sul quale avete investito di più?

«Pensiamo che abbia un grande talento. Questa scommessa non è soltanto la scommessa del Milan, ma la sua. La qualità c’è ed è enorme».

Altri giocatori hanno stupito, ad esempio Saelemaekers.

«Spesso quando ingaggiamo giocatori molti si fanno condizionare dai nomi e dalle squadre di appartenenza. Quella di Saelemaekers è una bella storia, ma all’interno di questo Milan ce ne sono molte. Penso a Theo Hernandez: sembrava che per lui fosse l’ultima possibilità dopo quella sprecata al Real Madrid, ultima chiamata e la risposta c’è stata. Theo è un ragazzo per bene».

Intervista a Maldini che glissa sul mercato

Paolo Maldini nel corso dell'intervista di oggi non ha parlato di mercato:

Regalare per Natale ai tifosi?

«Un ritorno allo stadio. E’ un grande peccato non averli con noi. Anche quando erano solo mille si sentivano nell’aria. Spero che torneremo presto a un calcio senza vuoti in tribuna».

 

Intervista a Maldini (Getty)
Intervista a Maldini (Getty)