QUI PESCARA - Pochi dubbi per Oddo, che si riserverà gli ultimi giorni per decidere l'11 titolare che affronterà una squadra che, a sua detta, a livello di individualità non ha nulla da invidiare alla Juventus. Il problema alla mano di Gyomber non spaventa, mentre Aquilani, a disposizione per la prima volta, non dovrebbe comunque togliere il posto a Benali. Per i biancazzurri sarà allora 4-3-2-1, con l'unico, vero e proprio dubbio tra Brugman e Bahebeck, che vede in leggero vantaggio il primo sul secondo. Sarà una partita tra presente, passato e futuro per Manaj, Caprari e Biraghi: l'albanese non giocherà però titolare.
QUI INTER - Dimenticare 1 punto in due partite e non fallire l'appuntamento col Pescara: la missione di de Boer è tanto semplice quanto intricata, anche per via di una squadra in completo divenire. Possibile esordio da titolare per Joao Mario - che ha giocato i secondi 45 minuti della sfida persa dal Portogallo con la Svizzera - in un 4-3-3 con Banega vertice basso e Icardi, Candreva, in perenne ballottaggio con Eder, e Perisic davanti. Nel ruolo di terzino sinistro, se dovesse essere confermato il forfait di Nagatomo, Santon è in vantaggio su Miangue. Piccola annotazione tattica: de Boer vuole insistere sul 4-3-3, modulo che ritiene il più adatto per esprimere il calcio che ha in mente; in settimana è però stato provato anche il 4-2-3-1, spostando il raggio d'azione di Banega dietro l'unica punta. Indipendentemente dalla posizione dell'argentino, gli interpreti non dovrebbero però cambiare, con nel secondo caso la linea a 2 composta da Joao Mario e Kondogbia.