Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, è intervenuto in occasione della consueta conferenza stampa di presentazione. Queste alcune delle sue parole.

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Sulla scelta del Sassuolo

"Sono fiero e orgoglioso di essere qua. Ringrazio i due direttori, Rossi e Carnevali e spero di ripagarli sul campo. So che l'eredità è difficile, è impegnativa ma è stimolante e sicuramente sarà formativa. Ringrazio anch'io il mister perché l'ho sentito e si è mostrato disponibile anche con me e lo devo ringraziare anche per le risorse umane e per il materiale che troverò. Abbiamo le risorse per fare bene e sta a me mettermi a disposizione di questo gruppo e di questo club. Sono qui perché il Sassuolo ha scelto me e per me è stato molto stimolante. Il Sassuolo è una società importante che sta dimostrando sul campo un'identità. Negli ultimi anni viene da un'identità ben precisa e credo sia la scelta giusta anche per me. So che l'eredità è pesante ma sarà molto stimolante".

Sulla nazionale

"Era da un po' che non vedevamo l'Italia giocare così bene. E' molto importante che ci siano giocatori nostri in Nazionale, dà lustro al club. E' bene che si esaltino in Nazionale, poi le scelte non spettano a me. Poi la sostenibilità di una società passa dal mercato. Io vorrei allenarli tutti, sicuramente ne allenerò la maggioranza ma la società sceglie sul mercato".

Sulla possibilità di raggiungere l'Europa

"Una cosa per volta. Il mondo del calcio va velocissimo, la cosa difficile è confermarsi. Io non porto innovazioni, sono un allenatore di calcio. Sarebbe folle non cercare di dare continuità a quanto fatto, non dico di classifica, ma parlo di identità. Il Sassuolo ha uno stile ben preciso. Lavoriamo per fare più punti possibili. Dobbiamo iniziare a conoscerci e io cercherò di metterci qualcosa ma l'obiettivo è confermarci ma non è semplice perché ci sono club che stanno investendo tanto. Io devo fare meno danni possibili. Scherzi a parte, l'obiettivo è confermare quello di buono è stato fatto in questi anni, soprattutto l'anno scorso".

Su De Zerbi

"Il mister ha fatto una scelta coraggiosa, lo ammiro. E' stato molto disponibile. Spesso vediamo le persone solo di facciata, poi a luci spente anche gli allenatori sono disponibili e lui con me si è reso disponibile. C'è stata una telefonata per avere informazioni sul suo percorso e cercherò di fare tesoro dei consigli fermo restando che io sono io e cercherò di farmi ".

Ancora sul Sassuolo

"Ho avuto una ottima impressione, fermo restando che il primo periodo è sempre di conoscenze e sorrisi ma le impressioni conferma l'idea che mi ero fatto da fuori. Poi le persone si pesano nei momenti difficili perché si vivono dei momenti difficili nel calcio ma le impressioni sono molto positive. Ho trovato un ambiente motivato, ho già sentito i ragazzi. Domani inizieremo come gruppo squadra e lì inizieremo a conoscerci ancora più a fondo. Ho trovato un gruppo sano e voglioso di dimostrare ancora. Confermarsi è difficile, forse ancora di più che arrivarci, fermo restando quello che è stato fatto è difficile ma confermarsi a ottimi livelli è difficile e per noi deve essere uno stimolo".

Sull'Empoli

"Anche a me tutto quello che ho sentito ha fatto arrabbiare. Se sono arrivato a Sassuolo, se la società ha scelto me e il mio staff, è grazie al percorso che è stato fatto. Ho allenato in D e ho fatto un percorso per arrivare qui. Grazie all'Empoli, soprattutto ai giocatori e ai dirigenti. Grazie a tutti quelli che mi hanno supportato. Grazie al Venezia, all'Imolese. Nelle separazioni dei problemi possono esserci, il tempo dirà se sono capricci o cose reali. Mi aspettavo la domanda ma non voglio fare polemica".

Sul modulo

"Il Sassuolo dell'anno scorso giocava bene e ottenendo risultati. Questo è l'obiettivo: giocare, riconoscersi e mettere i giocatori in condizioni di esprimersi. Ci sono giocatori bravi, li devo mettere nelle condizioni di far bene. Non ho mai pensato di fare un sistema di gioco per quello che penso io, vorrei che si giocasse per un'idea comune che è quella dell'allenatore. Il sistema di gioco vedremo. L'idea è quella di dare continuità, sarebbe folle pensare di cambiare in partenza, poi dopo non lo so, non chiudo le porte a niente. Alessio Dionisi non è il mister del 4-3-1-2, non l'ho mai pensato, fino a qualche anno fa non mi piaceva per niente quel sistema, se mi avessi chiesto due anni fa quel sistema di gioco non mi piaceva. Vorrei allenare i giocatori che fanno parte del Sassuolo Calcio e così sarà".

Su Bajrami

"Bajrami è un giocatore bravo ma non ne abbiamo parlato ma non credo che un allenatore abbia bisogno di portarsi dietro i giocatori se i giocatori ci sono perché il Sassuolo ha tanti giocatori e bravi. Passerà soprattutto da chi rimarrà e penso che la maggior parte rimarranno e attraverso la conoscenza e il ritiro le cose si valuteranno. Non siamo entrati nello specifico, tanto meno non da parlarne qua".

Dionisi Sassuolo (Getty Images)
Dionisi Sassuolo (Getty Images)