Interessante intervista del Corriere del Mezzogiorno all'attuale capofila della classifica della Scarpa d'oro: Edinson Cavani, nonostante sia tallonato da Dzeko, al momento è il miglior bomber d'Europa. Ed in Serie A, dove ha giocato sino al 2013, ha realizzato 141 gol. Oggi la punta uruguaiana dice la sua, sulla sua ex squadra, sul campionato italiano, e sul suo "erede", quel Mertens che continua a segnare a raffica. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.
MERTENS - "Un grande calciatore, molto forte. Intelligente e furbo. Ma secondo me non è un centravanti. Io e lui non abbiamo le stesse caratteristiche, lui fa anche gol da punta centrale ma secondo me non lo è. È una questione di centimetri. Io da ragazzino giocavo a centrocampo, ma i gol li ho sempre avuti nel sangue. Nella mia testa c’era il centravanti. Ho lavorato tanto e poi a Napoli ho avuto tanta fiducia, Mazzarri mi motivava molto, gli sono molto grato. Il mister mi aveva voluto e credeva nelle mie capacità. Sapeva che dovevo migliorare, ma mi diceva sempre che mi ammirava e credeva in me. Mertens probabilmente ha la stessa fiducia del suo allenatore, ma i suoi movimenti restano da esterno".
IL NAPOLI - "Quando posso non mi perdo una partita. Mi piace molto il gioco che sta proponendo, è una squadra forte che gioca in maniera spregiudicata. Ritorno? Sto molto bene qui al Psg, ma il futuro può riservare qualsiasi cosa. Oggi sono così forti, non hanno bisogno di me!".