Sedici punti in classifica dopo dodici giornata ed una posizione in classifica tutto sommato buona per una neopromossa. Ma alcune prestazioni, soprattutto in trasferta, e la peggior difesa del campionato hanno fatto scattare il campanello d'allarme in casa Cagliari. Ed il presidente Giulini alza la voce a Videolina: “In quattro partite su dodici abbiamo subito delle umiliazioni e questo per una squadra come il Cagliari non è tollerabile. Siamo stati imbarazzanti contro Juventus, Fiorentina e Lazio. Anche ieri dopo 60 minuti la gara era conclusa, ora i bonus sono finiti. Come si superano queste débâcle? Innanzitutto con la consapevolezza dei nostri mezzi che ci hanno portato sin qui a ottenere 16 punti e la decima posizione in classifica. E poi con l’unica medicina che conosco, il lavoro. Voglio vedere una squadra che lotti sempre: ogni gara, ogni allenamento, su ogni pallone. Dobbiamo uscire sempre a testa alta, anche quando perdiamo”.
RASTELLI NON SI TOCCA - “Le critiche al mister? Pretendo rispetto per un professionista che da mesi lavora in un clima spesso ostile. Rastelli è un buon allenatore, la sua è una carriera brillante, un percorso pulito: ha sempre raggiunto gli obiettivi che le società gli hanno affidato e dopo la promozione in A con il Cagliari conquisterà anche la salvezza. Le critiche nei suoi confronti sono a volte surreali e controproducenti per il bene del Cagliari. Se non sta simpatico a certi perché è schivo e non è uno showman a me non importa, cerco altre caratteristiche in un allenatore. Il suo è un percorso di crescita e di consolidamento come quello di tutto il Cagliari. Quest’anno, come due anni fa, non c’è nessun nostro giocatore che rema contro l’allenatore: queste sono eresie, non bisogna buttare veleno. Abbiamo bisogno di tutti, di tutte le persone che ci vogliono bene: come quei 300/400 tifosi che con bambini, bandiere e striscioni sono venuti ad Asseminello per sostenerci prima della gara contro il Palermo; come le tante persone che ieri sera a Torino sono venute a tifarci al freddo e sotto la pioggia. È soprattutto per tutta questa nostra gente che dobbiamo combattere sempre e comunque”.?