Una Wanda Nara scatenata, che oggi, con la notizia e l'arrivo dell'ufficialità del rinnovo di Mauro Icardi fino al 2021, ha giustamente occupato tutte le copertine. La moglie-agente de centravanti dell'Inter, che non ha fatto mistero della sua posizione e che ha riportato i paragoni che su di lei pure si sono letti - "è come Mino Raiola" - è stata intervistata da Sport Week e da Infobae, rilasciando dichiarazioni piuttosto interessanti su quella che è stata la trattativa per il rinnovo del marito. 

QUANTO HO FATTO GUADAGNARE A MAURO - "Un sacco. Ho imposto termini e condizioni. Se un club estero vuole comprare Mauro c’è la clausola è di 110 milioni di euro. Il contratto dura cinque anni, che è il più lungo possibile. L’anno scorso ho fatto lo stesso. E ovviamente, la mia commissione la paga l’Inter".

ICARDI - "Mauro è migliore numero 9 nel mondo, ha 23 anni e ha davanti un grande futuro. Lui è il capitano dell’Inter e ha sempre detto che voleva rimanere. Così l’Inter è felice con il rinnovo; volevano Mauro e hanno Mauro. Ma hanno anche rispetto per me, perché ho portato cinque club disposti a pagare milioni e milioni per Mauro. E’ storico che si decida di rinnovare dopo soli dodici mesi. Ma hanno accettato perché molti club volevano mio marito".

RAPPRESENTARE ALTRI GIOCATORI - Mi hanno chiamata molti giocatori o genitori dei giocatori e mi hanno chiesto di essere il loro rappresentante. Ma per ora la carriera di Mauro merita l’esclusività. Hanno anche chiesto a Mauro, ma lui ha risposto che per ora lavoro solo per lui. Mauro geloso? No, è molto sicuro. Pensate che ci sono stati incontri in tavoli dove ero l’unica donna in mezzo a dieci uomini.

IL RETROSCENA - "Questa estate c’è stato un presidente che mi è venuto incontro più volte in elicottero. Voleva a tutti i costi a Mauro. Ho chiesto cifre impossibili, ma mi aveva comunque detto sì. Mauro era impegnato con la preparazione e mi chiedeva se andava tutto bene. A Milano è stata una guerra di presidenti che lo volevano e allenatori che lo ponevano come prima condizione. Io ero al centro di tutto, ma rispondevo: “Va tutto bene amore e tu?”.

Questo un estratto dalla intervista su Sport Week: “Noi donne, se ci mettiamo in testa una cosa… Io non ho mai detto “Mauro vuole andare via” ma “Mauro vuole restare”. Lui sogna di essere una bandiera per l’Inter come Totti lo è per la Roma. Ed è ovvio che avrei preferito rimanere a Milano anch’io: sono incinta, i figli più grandi sono ben inseriti a scuola. Non si sarebbe dovuta muovere una sola persona. Noi siamo proprio tanti".

OFFERTA DI DELA - Torniamo amici come prima: è un gran professionista. Non si sa a quanti soldi, tantissimi, ha rinunciato Mauro per restare all’Inter e che la Juve ha cercato di prenderlo fino a due minuti dalla mezzanotte del giorno in cui poi ha concluso con Higuain. L’offerta del Napoli era importante e meritava rispetto. De Laurentiis mi aveva proposto un film. Ho detto no: dove trovo il tempo con cinque figli?"

PIU' UOMO CHE ATTACCANTE“Icardi è meglio come uomo che come attaccante. Mi aiuta moltissimo. Alle 7.30 inizio a chiamare tutti i bimbi. Mauro porta a spasso il cane e prepara la colazione per i ragazzi. I social per noi sono un business. In Argentina se ti fai un tweet magari sei stata pagata, facendo vedere un oggetto o un capo di abbigliamento. La gente giudica ma non vedrete mai una foto nostra in una discoteca".