Gabbiadini scalda i motori, ma Higuain non è da meno. Uno in campo - sarà titolare, contro il Verona, al San Paolo - e l'altro in aula. Tra un decina di giorni circa, difatti, è previsto il giorno del dibattimento per il ricorso contro la squalifica di quattro giornate comminata dal Giudice Sportivo al Pipita, che stando così le cose potrebbe giocare solo le ultime tre di campionato. L'obiettivo del Napoli, dei tifosi, dei fantallenatori, e soprattutto del diretto interessato - che sembra ormai deciso, come spiegato da Mattia Grassani, l'avvocato che difende la società azzurra, a presenziare al dibattimento anche per poter dire la sua e difendersi - è di vedersi dimezzata la squalifica, per poter rientrare già alla 34a, contro il Bologna.
"Higuain vorrebbe spiegare i fatti in prima persona: questo d'altra parte è un suo diritto. Ecco perché ha chiesto di esser sentito personalmente per mostrare la sua ricostruzione", ha detto Grassani, che giocherà molto sul referto presentato dal direttore di gara Irrati, in cui l'arbitro spiegava che il numero 9"urlava l’espressione “vergognoso”. Poi, ponendomi le mani al petto, mi spingeva lievemente facendomi indietreggiare, senza procurarmi dolore". Un referto, quindi, abbastanza 'light', che potrebbe consentire a Higuain ed all'avvocato partenopeo di raggiungere il loro scopo. Una storia che, in ogni caso, non avrà risoluzione prima di una decina di giorni, come si diceva in precedenza. Già oggi, invece, verrà depositato il ricorso per quanto concerne la squalifica di Sarri, che potrebbe già andare in panchina contro l'Hellas.