Nella vita, lo sanno anche i bambini, è tutto scritto. Ma scritto per davvero, con penna nera su carta bianca, fatta a pezzi e gettata nel cestino di un ristorante nel centro di Milano. La leggenda del pizzino è una delle storie che si tramanderanno per anni nei racconti di calciomercato. Eccola, in breve. Gennaio 2019, Fabio Paratici prende appunti su un foglio, che viene furbescamente recuperato e finisce non si sa come a “Il Tempo”, quotidiano romano che per completare questo quadro di spionaggio ha sede davanti a Palazzo Chigi. “Il Tempo” pubblica e il pizzino è ancora visibile sul web. Tra i nomi segnati da Paratici, alla terza riga, si legge «Chiesa 50», dove 50 sono i milioni della valutazione. Un anno e otto mesi dopo, Fabio Paratici ha portato Federico Chiesa alla Juventus per 10 milioni di prestito biennale (3 per il primo anno, 7 per il secondo) e 40 di riscatto, che diventerà obbligatorio se la Juve nella stagione 2021-22 arriverà nelle prime quattro (oppure se Fede giocherà il 60% delle partite... o ancora se metterà insieme 10 gol e 10 assist). Basta fare un’addizione: Chiesa a meno di clamorose sorprese verrà pagato 50 milioni, più 10 di bonus.

Chiesa-Juve: le cifre dell'accordo

Dettagli finanziari: quei 40 milioni sono pagabili in tre anni, particolare che permette alla Juve di dilazionare in cinque stagioni il pagamento, come generalmente non accade. La Fiorentina, in cambio, ottiene una cifra importante, molto vicina ai 70 milioni che Commisso si proponeva di incassare. In un mercato difficile per tutti (e per le italiane di più), in cui più che vendere si presta, la Fiorentina ha ottenuto il massimo. Chiesa sa che l’investimento della Juve gli metterà pressione ed ma è felice lo stesso, non solo per un contratto vicino ai 5 milioni a stagione: ha scelto la Juventus da tempo e ieri ha avuto quello che voleva, nonostante i fischi dei tifosi della Fiorentina ai margini delle visite alla clinica Fanfani. Non c’è dubbio che quegli stessi fischi torneranno al primo scontro diretto al Franchi.

Chiesa, quale numero di maglia alla Juve?

L’ultimo giorno di mercato per Federico dev’essere stato una festa. Ha celebrato il passaggio alla Juve a Coverciano, nel raduno della Nazionale, e nulla potrebbe essere più simbolico: una combinazione tra le due principali istituzioni del calcio italiano. La Juventus ha già pubblicato la sua prima foto in bianconero e presto lo presenterà. Quel giorno Federico poserà con la maglia a strisce e il numero della sua nuova vita: con il 25 usato a Firenze già di Rabiot, sarebbe affascinante se scegliesse il 20 usato per tanti anni da papà Enrico.