James Pallotta, ex presidente della Roma, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a The Athletic. Dopo una prima parte pubblicata ieri, ecco un ulteriore stralcio delle parole dell'ex presidente dei giallorossi.

 

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Intervista a Pallotta su Zaniolo

Zaniolo e l’addio di De Rossi
“Addio De Rossi? Cosa dovevo fare? Non avevo alcun vantaggio dal veder ritirare due dei più importanti calciatori di ogni tempo. Con lui e Totti abbiamo fatto quello che pensavamo fosse giusto per la squadra. Zaniolo? Quell’operazione è stata merito di Baldini al 100%. Franco chiamò l’Inter e disse loro che non avremmo ceduto Nainggolan se non in cambio di Zaniolo. Monchi chiese chi fosse”.

Pallotta sull'addio al calcio di Totti

Il ritiro di Totti

“È stato a Roma per 30 anni. Ogni giorno si alzava e andava a Trigoria. Accettammo di onorare l’impegno della proprietà precedente con un contratto da 6 anni come dirigente. Ebbi una discussione con lui, chiedendogli cosa avrebbe voluto fare nella vita dopo il ritiro. Rispondere era difficile per la Roma e lo era per lui. Totti voleva allenare. Gli dissi che doveva capire che per allenare non solo doveva studiare, ma farlo per 80 ore a settimana e che non capivo perché volesse fare quello. E allora gli abbiamo portato insegnanti e piuttosto rapidamente decise che allenare non fosse la cosa per lui. Gli dissi che aveva un bello stile di vita e che il contratto di 6 anni da dirigente, che per molte persone era un ottimo contratto per molti soldi, lo avrebbe abituato a uno stile di vita leggermente diverso. E abbiamo parlato cercando di coinvolgerlo nel marketing e nello staff degli sponsor, in modo tale che avrebbe potuto aiutare a chiudere certi affari. Da possibile direttore sportivo aveva degli input e noi veramente volevamo che ne avesse anche di più. Lo abbiamo invitato numerose volte a Boston per le riunioni, a Nantucket, a Londra”.

James Pallotta (Getty)
James Pallotta (Getty)