“Quanti anziani ci stanno lasciando... Sono la generazione più bella, un esempio per i più giovani”: un legame forte con l’Atalanta e con Bergamo per Massimo Carrera, che da Atene, dove allena l’Aek, alla Gazzetta dello Sport racconta la sua vicinanza alla gente bergamasca. “Che brutta sensazione. Cerco di far sentire la mia vicinanza ad amici e parenti che vivono in Lombardia. Per fortuna, stanno tutti bene. Spero tanto che Bergamo e l’Italia intera possano uscire dal tunnel il più velocemente possibile".

Il calcio giocato però aveva regalato la gioia di Valencia: “Serata storica, ora si può sognare. Si parla del parallelo con l’Ajax 2018-19: credo seriamente che si possa replicare. Sorteggio? Lipsia e Lione, se superasse la Juventus, sono le più abbordabili: tuttavia, a questo punto, una vale l’altra. Livello altissimo, come si fa a scegliere?".

Atalanta, attacco tra i migliori d'Europa

Elogi per il reparto offensivo della Dea: “Tra i migliori in Europa, lo dicono i numeri. Zapata è il bomber, Ilicic la fantasia, Gomez un meraviglioso “tuttofare”: si completano. Inoltre, in mezzo vanno a mille all’ora: che coppia De Roon-Freuler e Pasalic si sta consacrando. La Dea sembra una squadra perfetta. Ilicic? Oggi è un top player, prendete la gara di Mestalla: ha chiesto il cambio, ma è rimasto in campo segnando il quarto gol e rincorrendo gli avversari fino al 90’. Direi che può bastare".

Sulla difesa: “L’equilibrio parte da lì: il reparto offre garanzie, i tre dietro sono i primi a offendere. Hanno ritmo, idem gli esterni di centrocampo che attaccano e coprono con la stessa intensità. La benzina non finisce mai… Caldara? A Zingonia ha dimostrato di essere forte, altrimenti la Juve non lo avrebbe cercato. È stato solo sfortunato: se riuscisse a giocare con continuità diventerebbe un valore aggiunto, per l’Atalanta e la Nazionale".

Gollini da Nazionale? “In ottica azzurra, c’è parecchio “traffico”: fortunatamente abbiamo tanti portieri forti e di prospettiva. Detto ciò, Pierluigi sta facendo benissimo: ha tutto per entrare, una volta per tutte, nel giro e puntare al prossimo Europeo".

Su Gasperini: “Insieme a Pescara nel 1985-86, già all’epoca era un allenatore in campo: nessun dubbio sul fatto che lo sarebbe, effettivamente, diventato. Era un centrocampista che dettava i tempi, in fase di possesso e non. Sta ottenendo risultati eccezionali, una bella fetta della torta è sua: bravo, Gian Piero”.

"Gasperini? Decisione personale, ma..."

Finirà per restare a Bergamo o sarà tentato dal grande salto? “Decisione personale, come nell’estate scorsa. Non entro nel merito, tuttavia sarei curioso di capire chi potrebbe prenderne il posto. Il rischio ci sarebbe, ma ripeto: l’Atalanta non ha nulla in meno rispetto a Lazio, Inter, Roma, Napoli e Milan. Lotta stabilmente per i primi quattro posti ed è ai quarti di Champions: ci penserei bene prima di cambiare, ormai è una big italiana".

Il Carrera allenatore: “Sono un mister “giramondo. E all’Aek sono felice, siamo terzi e abbiamo dimostrato di essere al livello delle altre grandi. Il bilancio è più che positivo, un domani vedremo: chissà che non possa capitare una chance per allenare in Serie A. Nel frattempo, la guardo dalla Grecia, mi gusto l’Atalanta e, ora più che mai, abbraccio la mia cara e forte Bergamo”.