Nel 2014 Gennaro Gattuso siglò un accordo con l'OFI Creta, formazione greca militante nella massima divisione. Una storia travagliata quella con il club greco, visto che dopo sole 7 sette giornate l'attuale tecnico del Milan rassegnò le proprie dimissioni, poi ritirate a seguito di un plebiscito popolare che non evitò, però, il 30 dicembre l'addio definitivo. 

Oggi, su quell'esperienza, è tornato il presidente dell'OFI Creta, che intervistato da Tmw ha ricordato come scelse Gattuso e cosa lo ha sempre impressionato dell'allenatore che oggi ha saputo conquistare la prima pagina con il Milan. 

I RISULTATI DI GATTUSO - "Me li aspettavo. Rino è un lavoratore, ama il calcio e ama il Milan. Sono tre elementi questi che lo stanno portando lì dov'è. Ha fatto i giusti passi negli scorsi anni per arrivare a questa panchina, accumulando esperienza in diverse squadre e ora è arrivato il suo momento per mostrare le sue capacità di allenatore".

LA NOSTRA CRETA GLI HA RICORDATO LA CALABRIA - "Gli ho spiegato tutta la situazione. Che la squadra aveva un enorme seguito, con tifosi entusiasti e che avrebbe potuto dare lustro alla sua carriera. Ha visitato Creta e visto le strutture del club. E la cosa che lo ha colpito è stata che l'isola gli ha ricordato la Calabria. Questo ha recitato un ruolo fondamentale nella sua decisione".

COSA MI IMPRESSIONO' - "Ero rimasto impressionato del fatto che lui sapesse tutto sull'OFI, i giocatori e pure quali elementi servivano in specifiche posizioni. Tutto questo dopo che ci eravamo visti per la prima volta: mi ha impressionato il fatto di come si sia informato nei minimi dettagli dopo poche ore".

UN ANEDDOTO "Una volta siamo stati invitati a Parigi per una partita fra PSG e Monaco. Alla fine dell'incontro fummo scortati fuori dallo stadio e i tifosi del Paris Saint-Germain quando hanno visto Gattuso sono andati in massa da lui per chiedere un autografo, ignorando i loro giocatori".