Da centrocampista a difensore, con sempre lo stesso compito da eseguire: stanare gli avversari e impedire loro di avanzare. Carlos Sanchez, uno dei punti di forza di Paulo Sousa, è stato intervistato dal Corriere Fiorentino, al quale ha provato a spiegare la sua personalissima vigilia della sfida con la Roma, in particolar modo per la sfida con Edin Dzeko: "Preoccupato io? E perché dovrei esserlo? Ho marcato Messi, Neymar, Ronaldinho e mille altri, credo riuscirò a far bene anche contro la Roma. Certo, loro sono forti. Ma per batterci dovranno giocare una grandissima partita".

 

DA CENTROCAMPISTA A DIFENSORE -  "Ero fuori da qualche partita una mattina il mister mi fa: “Te la senti di giocare dietro”? “Qual è il problema?”, rispondo io. E da lì è cominciato tutto: qualche allenamento accanto a Gonzalo e poi la partita con la Juve, bellissima. Dopo la vittoria ho chiamato Cuadrado perché volevo godermi il momento, ma lui era triste e io non ho infierito. Agli amici non si manca mai di rispetto".