Totti continua, Klose dice basta. Il tedesco ha ancora davanti a sé 180 minuti per salutare, e ringraziare, i tifosi biancocelesti, che a loro volta nell'ultima giornata, in casa, contro la Fiorentina (quando potrebbe rientrare per una passerella anche de Vrij) diranno addio al panzer tedesco, dopo 5, superbe, stagioni.

Il suo posto, in estate, verrà preso da uno tra Pavoletti e Pellé, con lo stesso Podolski ancora sul taccuino del D.S. Tare: l'attenzione, adesso, però, è puntata tutta su Miro, autore d'un finale di campionato semplicemente straordinario, assolutamente rivitalizzato dalla cura Inzaghi che l'ha messo al centro del suo progetto tattico e del 4-3-3 (5 gol e ben 7 assist sinora messi a referto). La decisione è presa: sarà addio all'Italia, ma non necessariamente al calcio. Il tedesco solo a giugno compirà 38 anni, e pur avendo già ricevuto delle interessanti proposte dalla sua Federazione, valuterà a pieno, insieme alla famiglia, le tante offerte di club più o meno esotici (MLS, Emirati e Cina in pole, ma lui rientrerebbe volentieri in Bundesliga) giunte per lui. L'alternativa è iniziare sin da subito il percorso che lo porterebbe in panchina: e, lo sappiamo, anche con successo, visto il carattere e la saggezza d'un calciatore che è stato un assoluto esempio lungo tutta la sua carriera.  Una carriera semplicemente epica, che ha visto proprio nella Lazio il club col quale ha giocato più partite (saranno 171 a fine stagione) e che ha raggiunto l'apice due anni fa, col titolo di campione del mondo, che segue quello di vice-campione del mondo nel 2002 e vice-campione d'Europa nel 2008. Con 137 presenze è il secondo calciatore tedesco con più presenze in Nazionale, alle spalle di Lothar Matthäus, e con 71 reti è il miglior marcatore nella storia della Nazionale tedesca. È stato il capocannoniere del Campionato mondiale di calcio 2006. Con 16 reti è inoltre il miglior marcatore nella storia dei Mondiali. In totale ha segnato quattro triplette e quattordici doppiette con la maglia della Nazionale. Inoltre, nelle partite in cui Klose è andato in rete, la Germania non ha mai perso. In biancoceleste una sola vittoria, quella in Coppa Italia del 2012-2013. Indimenticabile: l'intera società ha già organizzato una festa in famiglia, per salutarlo, da tenere da qui a fine mese, e tante novità in vista dell'ultima in casa. Sarà un doveroso Klose-Day, e durerà per l'intera giornata. E, forse, per sempre.