Beto entra e segna, anche a Verona. Un ingresso in campo ancora decisivo, nella rimonta vittoriosa dei bianconeri al Bentegodi. Ma perché il centravanti non ha giocato da titolare? A svelare il motivo è stato il dt dei friulani Pierpaolo Marino, nell'intervista concessa a "Dazn".

Sul momento dell'Udinese

Non ho nessuna rivincita, io ho sempre detto che il tempo è galantuomo, mi affido al suo giudizio. Conosco abbastanza bene questo meccanismo, a Udine torna quello che ho già vissuto. Nella precedente esperienza abbiamo fatto sei qualificazioni europee. È un contesto che torna a vivere cose già vissute in passato. Non devo personalizzare niente, io metto il mio contributo”.

Su Deulofeu

L’assist che ha fatto vale un gol, anche se poi fatto da Beto. Per noi è un sogno quello che stiamo vivendo, la domanda che mi faccio è cosa succederà quando Gerard, il nostro fuoriclasse, incomincerà a segnare”.

Su Beto

Panchina iniziale? Aveva avuto un problema febbrile, una tonsillite con febbre altissima. Sottil l’ha voluto portare in panchina, non è stata una scelta tecnica. Però devo dire che il meccanismo di Beto che entra e segna… Se l’ha studiato Sottil con il medico, va benissimo”.

Sui nuovi talenti

“Non sapete ancora cosa abbiamo nelle retrovie, che un giorno giocheranno e vi sorprenderanno. Li vedo ogni giorno in allenamento, chi non trova ancora spazio e sono giovanissimi, vi sorprenderanno. È un italiano? Uno straniero”.