Al termine dell'allenamento odierno, il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini ha parlato ai cronisti presenti nel ritiro inglese di Burton upon Trent.

Su Dybala

"Paulo è qui e sta facendo differenziato, sta recuperando dal suo intervento. È una situazione da controllare, speriamo che la prossima settimana quando torneremo si potrà unire al gruppo".

Sul mercato

"Dipende cosa vogliamo fare. Il punto è che qualche ruolo va completato e poi tutto sarà in base a quanto saremo forti davanti. Lì determineremo quanto sarà forte la squadra. La squadra sta prendendo una sua fisionomia, speriamo in qualcuno per completare e rinforzare la rosa. Abbiamo già una squadra quasi formata, anche se in alcuni ruoli siamo un po' contati. Abbiamo l'esigenza di inserire un paio di giocatori in più, perché non tutti potranno fare cinquanta partite. Questo per quanto riguarda il completamento. Invece il rafforzamento la società è alla ricerca di profili che possano darci quel qualcosa in più".

Su Dovbyk

"È stato pagato una bella cifra. Ha dimostrato di essere un centravanti di valore, ha fatto i suoi gol. Stiamo lavorando per migliorare alcune sue lacune, come la capacità di essere in gioco. Non deve essere troppo in anticipo o troppo in ritardo, è come nella musica: se sei fuori tempo, è un problema".

Su Wesley

"È un giocatore che era nella ricerca della Roma. Io lo conoscevo bene perché con l'Atalanta avevamo praticamente chiuso l'operazione, poi è saltata all'ultimo. Non è una mia richiesta specifica, ma un profilo che la società seguiva per quel ruolo. Parliamo di un 2003 che gioca nella nazionale brasiliana e ha grandi margini di miglioramento. Giocare nel Flamengo a quell'età significa avere già un bel bagaglio. Se fosse un giocatore già completo, sarebbe costato un'altra cifra".

Su Pellegrini

"È ancora fermo, ma ha ricominciato ad allenarsi. È rimasto a Roma proprio per iniziare la sua preparazione".

Su Ghilardi

"Rientra nei profili di quello che sta cercando la Roma e del motivo per cui sono stato chiamato. C’è questa esigenza da parte della proprietà di lavorare e costruire anche in funzione futura con ragazzi giovani, con la prospettiva di creare una rosa che possa, nel tempo, diventare sempre più forte".