Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Talksport per parlare dei suoi primi mesi in giallorosso. Queste le sue parole.

Roma: le parole di Abraham

“Se non segno una partita e non gioco bene non riesco a dormire la notte, e se sciupo un’occasione da gol ma segno lo stesso sono arrabbiato perché voglio segnare di più”.

Su Mourinho

“C’è un motivo per cui lo definisco il miglior allenatore del mondo. Sa come guidarti, sa come entrare dentro la tua pelle e sa come farti sentire un giocatore molto speciale. Mi spinge di continuo a fare del mio meglio”.

Sulla Premier League

“Da giovane ragazzo inglese volevo rimanere in Inghilterra. È arrivata la Roma, l’Atalanta anche e molte altre squadre, ma mi stavo convincendo di voler rimanere in Premier League e che avevo qualcosa da dimostrare. Ma mio padre, i miei genitori e l’agente mi hanno fatto sedere e mi hanno detto: “Hai segnato gol al Chelsea, allo Swansea e al Bristol City, vai a vivere la vita all’estero”. Mi sono reso conto che pochi giocatori possono dire di aver avuto successo in Italia, in Serie A e in una squadra come la Roma. Non mi sono mai tirato indietro, quindi quando è arrivata questa sfida ho pensato che, dato che sono ancora giovane, questo è il momento migliore per affrontarla”.

Sul futuro

“Quando vedo che mi accostano ad altri club mi sento bene, come se stessi facendo qualcosa di giusto. È una bella sensazione vedere il tuo nome su tutti i giornali. Ma devo concentrarmi sulla Roma, poi chissà cosa accadrà in futuro. Naturalmente sono cresciuto in Inghilterra, sono un ragazzo londinese, quindi forse un giorno tornerò in Premier League”.

Sul vincere a Roma?

“Ma in questo momento sono concentrato solo sulla Roma, voglio fare del mio meglio e spero di vincere con questi ragazzi un trofeo che manca da molti anni”.