Alla Domenica Sportiva è intervenuto l'arbitro Massimiliano Irrati, nell'ambito del nuovo corso voluto dal neo presidente AIA Trentalange. Irrati si è soffermato soprattutto sulle questioni inerenti il VAR ed è tornato anche sulla mancata espulsione di Cristiano Ronaldo a Cagliari, che tanto ha fatto discutere.

Irrati sul VAR a chiamata in Serie A

"È qualcosa già preso in considerazione da tempo. Ci possono essere delle criticità rispetto ad altri sport: nel calcio spesso le decisioni sono discrezionali quindi potrebbero crearsi degli attriti. Il VAR può essere sempre sviluppato e ogni idea è bene accetta se serve a migliorare. Potrebbe essere chiamato dall'allenatore con l'ausilio di un tecnico, anche perché è difficile capire cosa sia accaduto a 60 metri dalla panchina".

Irrati su differenze tra campo e VAR

"Il VAR non richiede uno sforzo fisico a differenza dell'arbitro, quindi cambia il tipo di preparazione anche nei giorni precedenti al match. Al VAR lo sforzo mentale è grandissimo e soprattutto non hai modo di scaricare l'adrenalina in campo. Credo che siamo migliorati tanto, abbiamo avuto qualche problema due anni fa con il cambio di regolamento".

Irrati su rapporto tra arbitri e VAR

"Vi assicuro che gli arbitri considerano il VAR utile: toglie una serie di situazioni fattuali come il fuorigioco che prima avrebbero potuto rovinare la prestazione arbitrale. Il concetto è che davanti al monitor c'è comunque un arbitro. Spesso accade che l'arbitro si trova a dover decidere una situazione in poco tempo e non sempre è facile. Il rischio è quello di avere una sensazione che ti sembra una certezza e proporla al VAR, poi ti confronti con altre persone che ti dicono che non era chiaro".

Irrati su mancato rosso a Cristiano Ronaldo a Cagliari

"È stata fatta una valutazione sul campo da parte dell'arbitro anche dalla reazione dei calciatori, nessuno aveva protestato perché lo scontro era stato percepito come un contrasto di gioco. È chiaro che poi se ci si sofferma sull'immagine rivista a frame rallentati cambiano il discorso e la percezione. Al VAR c'è comunque un arbitro che credo abbia fatto una valutazione più da campo e per questo ha deciso di sottoscrivere la decisione dell'arbitro".