E' tornato in campo ieri sera, dopo tantissimo tempo, giocando novanta minuti ad altissimo livello. Kevin Strootman è un calciatore pienamente recuperato per la Roma e per Spalletti, un nuovo acquisto in vista della prossima stagione. In un'intervista rilasciata a Roma Radio, il calciatore ha raccontato le sue sensazioni alla vigilia del match: "Durante tutto il giorno ho pensato molto, la notte prima non ho dormito bene. Pensavo alle gambe, il ginocchio, la partita perché sono stato fuori tanto tempo. Ero nervoso, anche i primi cinque minuti lo sono stato in campo. Poi ho pensato a vincere la partita. Anche in allenamento i miei compagni non mi entravano e io ho detto che se non lo avessero fatto non sarei mai stato pronto per la partita. L'importante è che le gambe hanno girato bene e abbiamo preso i tre punti".
IL RAPPORTO CON SPALLETTI - "Chiede molto in allenamento, ma dev'essere così perché la partita deve essere più facile dell'allenamento. Ha cambiato delle cose qui a Roma e non voglio fare paragoni con Garcia perché anche lui ha fatto un gran lavoro qui, ma lui ha fatto qualcosa di più. Il nostro obiettivo è vincere la partita e anche lui fa di tutto per vincere. Anche ieri ha cambiato tattica, non deve succedere perché se iniziamo bene la partita e vinciamo 3-0 non deve cambiare. Ha fatto bene e noi siamo pronti per tutti i moduli di gioco".
OBIETTIVO SECONDO POSTO - "Il nostro obiettivo è vincere contro il Chievo e non sarà facile, ma dobbiamo prendere i tre punti. Anche per loro sarà difficile, ma non possiamo cambiare le sorti lì. Noi dobbiamo vincere, prendere i tre punti e poi vedere la gara del Napoli. La gara col Genoa? Avevamo la sensazione di poter vincere. Anche nel primo tempo abbiamo giocato bene, creando molte occasioni da gol. Anche dopo il 2-1 abbiamo preso la palla e giocato subito per fare il secondo e il terzo gol. Per i tifosi e per noi è stata una bella partita. Abbiamo preso due gol e questo non è possibile a questi livelli, però abbiamo vinto".
RINGRAZIAMENTO AI TIFOSI - "L'affetto loro è incredibile. Ogni tanto penso ai tifosi di altri club che dicono a un giocatore che non gioca da due anni di dover essere venduto, di andare via. Qui mi hanno sostenuto sempre e voglio dare qualcosa a indietro a loro. Voglio giocare, e ringraziare tutti: compagni, staff, dirigenti, ma voglio farlo in campo, non a parole".