Stefan Posch pensa in grande. Il difensore del Bologna, rivelazione di questo girone d'andata al Fantacalcio, ha concesso un'intervista al "Corriere dello Sport" parlando di possibile traguardo europeo per i felsinei.

Sul Bologna

«Mi sto divertendo, Bologna è bellissima e stiamo giocando un bel calcio. In Italia ci sono arrivato nel momento giusto, sono contento della mia scelta. Mi sento bene. Sono davvero contento di aiutare la squadra. Sono stati gol importanti. Ed è una sensazione molto bella ogni volta. Spero di poterne fare ancora tanti. Non mi era ancora successo in carriera».

Sulla Fiorentina

«Sappiamo che quella di Firenze è una partita difficile. Ma abbiamo fiducia. Possiamo vincere se giochiamo come l’ultima volta. Ci crediamo». 

Sull'Europa

«Possibile? Penso di sì. C’è davvero tanta qualità nel Bologna. Se ognuno dentro la squadra gioca al massimo, al top delle sue possibilità, l’anno prossimo possiamo giocare a livello internazionale. Ma penso anche che sia presto per parlarne. Mancano ancora diciassette partite. Ci sono tanti punti in palio. E’ una strada difficile, ma abbiamo le qualità per riuscirci. Più partite, più palcoscenici internazionali e contro squadre difficili. Anche la stagione sarebbe più tosta. Sarebbe bellissimo per la città, per l’atmosfera che si verrebbe a creare attorno al Bologna. E poi è quello che vogliono tutti i calciatori: giocare ad alto livello. Sono convinto che sia l’obiettivo di tutti». 

Su Thiago Motta

«Penso che stiamo giocando veramente un grande calcio. Lui è stato un grande giocatore, un vincente, un top player, ed è così anche da allenatore. Prepara le partite in modo impeccabile, ci fa relazioni dettagliate sui nostri avversari. Ci spinge a dare il massimo in allenamento. È un’ottima persona. Ti chiede il massimo, il cento per cento». 

Sul ruolo

«Preferisco fare il difensore centrale, nasco così. Ma c’è bisogno di me come terzino e mi sto trovando molto bene. Mi sto anche divertendo, e oltretutto faccio gol. E poi c’è un altro aspetto: imparare un altro ruolo è davvero positivo per me, posso aumentare il mio bagaglio di conoscenze. Terzino? Prima del Napoli Thiago me lo ha chiesto. Lo avevo già fatto qualche volta all’Hoffenheim e allora ho detto ok, va bene. Per me era importante giocare, il ruolo non contava. Quando il mister me l’ha chiesto mi sono mostrato immediatamente disponibile. Sono ancora lì, quindi vuol dire che ho fatto bene, immagino di aver fatto un buon lavoro».