"Non mi ero schierato al fanta per scaramanzia". Parlava così, Daniel Ciofani, poco dopo aver messo a segno la sua prima doppietta in Serie A, contro il Verona. Ed oggi, a distanza di pochi giorni, è stato lo stesso attaccante del Frosinone a raccontare la sua fanta-passione a gianlucadimarzio.com.

 

QUANDO MI ERO SCHIERATO - "Quando ho fatto il primo gol, contro il Carpi, è stato bellissimo perché mi ero schierato. Nello spogliatoio ed ho detto ai miei compagni: 'Comprarsi, schierarsi al fantacalcio e fare gol non ha prezzo'".

 

L'ASTA SU SE' STESSO - "Quando ho visto mio fratello e Dionisi che rilanciavano su di me li ho guardati in cagnesco. Alla fine mi hanno lasciato a poco, mi sono pagato 15. Ognuno ha provato a prendere se stesso, ma sono riuscito a prendere anche altri della mia squadra".

 

LA FANTALEGA - "Da 10: io, mio fratello Matteo, Dionisi, Leali, Longo, Crivello, la coppia Bertoncini-Gucher, Sammarco, il nostro addetto stampa, e anche il nostro ex compagno Curiale".

 

I CONSIGLI - "Soddimo prende bei voti mentre Dionisi fa i gol".

 

IL TRIDENTE DI DOMENICA - "Higuain, Lijajc e Sansone. Ciofani D. e Toni in panca. Prima di Napoli-Inter mi avevano già segnato Bonaventura e Moras. L’ho dovuto schierare per forza perché ero a corto di difensori e quando l’ho anticipato di testa in occasione del mio secondo gol pensavo prendesse un brutto voto, poi per ‘fortuna’ è riuscito a fare anche gol".

 

E STELLONE? - "Ci fa le battute, sopratutto se facciamo errori: dice se magari lo avessimo fatto apposta perché il nostro avversario ci aveva al fantacalcio. Ma sempre con il sorriso sulle labbra". 

 

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