C'era anche Aurelio De Laurentiis alla Prefettura di Napoli, dove questa mattina si è tenuto il vertice per l'organizzazione della festa scudetto. "Credo che il ciclo vincente si iniziato tempo fa, poi irregolarità costanti ci hanno penalizzato. Qualche volta siamo arrivati secondi e saremmo dovuti arrivare primi. Io mi sento di averne vinti altri di scudetti, soprattutto di aver vinto quello dell'onestà" ha dichiarato il patron azzurro.
Napoli verso lo scudetto, le parole di De Laurentiis
“Il mio entusiasmo è immenso perché dopo aver sentito anche delle stupidate tipo 'De Laurentiis non vuole vincere lo scudetto', a fine maggio dissi quando mi chiesero cosa pensavo visto che stavano andando via tutti: 'Spero di vincere lo scudetto'. Ci fu uno sguardo come per dire 'poverino'. L’entusiasmo è totale, soprattutto nel vedere la gioia che tutto ciò rappresenta in tutti voi. Io sono sempre stato un altruista. Uscire per la strada e vedere questo entusiasmo al quale credo di avere un po’ collaborato mi inorgoglisce anche, quindi sto vivendo questo momento con grande entusiasmo, nonostante tutta l’organizzazione.
Diciamo che anche i napoletani hanno dato una grande dimostrazione: domenica eravamo quattro pulmini scortati dalla Digos, siamo rimasti bloccati davanti al famoso bar azzurro e sulla sinistra avevamo le entrate per le curve e i distinti e non si poteva camminare. Tutto ciò è bellissimo, grazie anche alle istituzioni, che non sempre sono state capaci come in questo caso di prevenire. Rientro da Udine? Questi sono fatti nostri perché dobbiamo tornare in sicurezza. Rientreremo la mattina, in tarda mattinata, o probabilmente alle tre del pomeriggio".
La vittoria per 5-1 sulla Juventus
"La partita con la Juve vale tutto lo scudetto, averla battuta così in larga misura all’andata e in quell'altro modo al ritorno… ahhhhh... è esaustiva come risposta? Per quanto riguarda il ritorno a Napoli da Udine dobbiamo verificare. Di Lorenzo l’ho invitato a prendersi un caffè, alle 2.30 è venuto in albergo, l’ho ringraziato perché è un grande capitano, con un grande carattere e una grande personalità, con una capacità di logica, che non ha niente a che fare con l’emotività. Dopo la partita non bisogna mai parlare perché uno non è mai sincero, oppure lo è troppo. Comunque crea dei danni”.