Giornata di definizione, quella di domani, per la nuova Samp di Quagliarella, Montella, Dodò e Ranocchia, tra gli altri. Si va a Torino, dove ci saranno i granata pronti a dar battaglia: Ventura non disporrà di Bovo, che stamane ha subìto una distorsione al ginocchio sinistro, con interessamento meniscale. In difesa, quindi, confermato il terzetto Maksimovic-Glik-Moretti. A destra ci sarà Bruno Peres, mentre a sinistra, in attesa del miglior Avelar, si giocano una maglia Molinaro ma anche Zappacosta, che non ha giocato dal 1' nell'ultimo turno. In porta si va verso la conferma di Padelli, dopo l' "esperimento" Ichazo. Baselli, Vives ed Acquah (in vantaggio su Benassi) in mezzo, con davanti la coppia dei sogni Immobile - Belotti.
A Bogliasco, Carbonero, dopo le noie muscolari che gli hanno impedito di giocare a Bologna, anche oggi ha svolto solo terapie. De Silvestri, intanto, prosegue a Roma il suo programma individuale di recupero.
Conferma per Sala, che farà la spola tra centrocampo e difesa: possibile quindi il passaggio al 3-5-2, in cui Cassani, Ranocchia e Moisander, in attesa del miglior Diakitè (e del ritorno dalla squalifica di Silvestre) comporranno la linea difensiva. A sinistra confermato Dodò. In mezzo squalificato Fernando: il suo sostituto naturale sarebbe Palombo, ma con la variabile Ivan, apprezzato da Montella. Il giovane slovacco potrebbe addirittura scalzare dal 1' Barreto, apparso in difficoltà nelle ultime uscite. Sicuro del posto il solo Soriano. In attacco possibile tandem Muriel-Cassano. Se invece verrà confermato il 4-3-3, allora Muriel potrebbe partire da dietro, Cassano farebbe il finto nove, con Correa a supporto. Dietro la linea a 4 sarebbe composta da uno tra Cassani e Sala, Ranocchia, Moisander e Dodò.
Previsto, quindi, l'esordio contro la sua ex squadra per la punta di Castellammare, che stamattina a Samp TV ha rivelato le sue sensazioni: "Ho colto l’occasione al volo: era come se avessi lasciato una storia in sospeso. Ritrovo un ambiente familiare e una tifoseria che, anche a distanza di anni, non mi ha fatto mai mancare attestati di stima e affetto, spero di ripagarli a suon di gol. Montella è sempre stato un mio idolo, ho ancora i ritagli di giornale di quando giocava: essere allenato da lui è un stimolo in più per fare bene".
Sempre il Quaglia, poi, incalzato dai cronisti, ha dichiarato che "Il popolo granata mi resterà sempre nel cuore. Se segno non esulto. La mia linea è questa, la mia professionalità non cambia. Sono cresciuto nel Torino e lo porterò sempre nel mio cuore".