Nostalgia e rimpianti, anche per Fabio Capello, che alla GdS non ha fatto mistero di pensare ancora a Calciopoli. Uno scandalo senza il quale la sua carriera sarebbe stata probabilmente diversa: è questa l'ammissione di Don Fabio, che ha poi criticato pesantemente la nostra serie A, troppo indietro rispetto a campionati come la Premier. 

LA SERIE A - "Il campionato italiano non è allenante. Fate zapping, provate a guardare una partita di serie A e poi magari una di Premier. In Italia manca l'intensità, ci sono troppe interruzioni, i giocatori vanno piano. L'Europa è un'altra cosa. Poi ci sono giocatori che da noi sembrano dei crac, vanno all'estero e restano al di sotto delle aspettative. Dybala mi sembra il più geniale, ma non so quali valori riuscirebbe a esprimere in un altro contesto. Deve fare lo step successivo in Champions".

CHE VUOL DIRE GIOCAR BENE? - Bisogna intendersi sul significato dell'espressione 'giocar bene'. Gioca bene chi vuole arrivare al goal con 35 passaggi o chi ce la fa in 5? E vale sempre quello che diceva Boniperti: vincere non è la cosa più importante, è l'unica che conta. Non so dove possa arrivare la Juve in Europa. Ed è troppo presto per definire una favorita nel torneo, a marzo tante cose saranno cambiate".

GIOVANI ITALIANI -  "E' giusto pensare ai giovani anche se è vero che a Coverciano si è tutti bravi, poi quando suona l'inno è un po' diverso. Certe maglie pesano, ma la strada è giusta. Mi piacciono Donnarumma e Locatelli, Belotti è uno che in area si fa sentire".

NUOVO CAPELLO -  "Mi rivedo forse un po' in Allegri. Uno che capisce sempre dove sta lavorando, cosa importante. Anche la mia Juve era forte e senza Calciopoli probabilmente avrei fatto una carriera diversa".